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Elba, i sassi leggendari della spiaggia delle Ghiaie insaccati: chiarito il “mistero”

di Stefano Bramanti

	I sacchi
I sacchi

Servivano da frangiflutti per alcuni lavori edili nella zona dei Bagni Elba

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PORTOFERRAIO. Chiarito il “mistero” di tre grossi contenitori colmi di ghiaie, presenti per giorni nel piazzale antistante la maggiore spiaggia dei portoferraiesi. Servivano da frangiflutti per eseguire dei lavori edili nei pressi dei Bagni Elba. A chiarirlo è l’assessore all’Ambiente Roberto Manzi, che rilancia l’appello al rispetto del lido.

Le ghiaie che dalla spiaggia sono finite nei sacchi hanno sollevato più di un interrogativo. Ai piedi dei maxi contenitori anche tante altre ghiaie, arrivate fino al piazzale spinte dalle recenti mareggiate. Tant’è che c’è chi ha pensato che nei contenitori ci fossero quelle raccolte, in più volte, dal piazzale. Così Il Tirreno ha chiesto lumi al Comune di Portoferraio e all’Elbana Servizi Ambientali. E la risposta è arrivata dall’assessore Manzi.

Ai Bagni Elba sono in corso dei lavori importanti, proprio perché una forte mareggiata aveva fatto danni alla struttura. Per fare le riparazioni i tre grossi sacchi servono da frangiflutti, una sorta di barriera per proteggere l’area di cantiere. E si tratta di un’iniziativa assunta d’intesa con la Capitaneria di porto. Appena finito il loro ruolo le ghiaie torneranno sulla spiaggia, assieme magari alle altre che vengono spostate dalle mareggiate nel piazzale. «Il mare molto mosso regala allo spazio antistante la spiaggia tanti ciottoli – dice Manzi –. Le ghiaie le faremo togliere periodicamente con l’intervento di un’impresa edile stradale per ricollocarle sulla spiaggia». Che prosegue: «Visto che parliamo di queste ghiaie, note per la loro bellezza, rinnovo l’appello a non asportarle dal lido. Purtroppo, capita che vengano asportati come ricordo della vacanza. Assurdo, è rigorosamente vietato: la natura va rispettata e basta».

Non vanno tolte le cosiddette ghiaie degli Argonauti. Un’antica leggenda narra che tali viaggiatori, alla ricerca del vello d’oro, sbarcarono anche su quella spiaggia, dopo un viaggio avventuroso. Stremati, si adagiarono sui ciottoli bianchi e porosi, che si macchiarono del loro sudore per sempre, con tracce di nero, blu o arancio.

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