Il Tirreno

Sos animali

Il nuovo canile elbano (forse) al punto di svolta per realizzare il sogno

di Cecilia Cecchi

	La cagna di circa 7 anni recuperata da Animal Project che le volontarie hanno chiamato Stella  cerca una famiglia che l’adotti 
La cagna di circa 7 anni recuperata da Animal Project che le volontarie hanno chiamato Stella  cerca una famiglia che l’adotti 

Montagna: «Accordo in via di definizione»

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CAPOLIVERI. Dopo oltre vent’anni di attesa, l’Isola d’Elba intravede una svolta per la questione del canile comprensoriale. L’avviso di indagine esplorativa di mercato, lanciato dal Comune di Campo, sembra segnare un punto di svolta per il progetto. La conferma dal sindaco di Capoliveri, Walter Montagna: «Individuata una controparte, accordo ancora in via di definizione».

Affermazione che accende la speranza e riporta al centro del dibattito un tema sentito e sofferto. Una ferita lunga quasi 23 anni. Era il 30 ottobre 2002 quando il vecchio canile degli ex-Macelli venne chiuso, dopo settimane di resistenza non violenta e manifestazioni popolari. Da allora il vuoto, colmato dall’instancabile impegno delle associazioni di volontariato come Enpa e Animal Project, che non hanno mai smesso di chiedere un nuovo spazio dedicato.

Gli anni sono trascorsi tra tentativi falliti, progetti mai decollati e persino una donazione generosa da parte di una fondazione tedesca rimasta inutilizzata. Nel frattempo, i cani vaganti, i gatti feriti e la fauna selvatica in difficoltà hanno continuato ad affidarsi solo alla dedizione di volontari. Situazione ora aggravata dalla scadenza del servizio di reperibilità veterinaria h24, avviato in via sperimentale lo scorso agosto, e della convenzione con la Lipu per il soccorso della fauna selvatica.

Confidando che il quadro cambi davvero. Grazie all’impegno della Gestione Associata per il Turismo dell’Isola d’Elba (GAT) e ai fondi regionali stanziati dalla Toscana (confermati dal il consigliere regionale della Lega Marco Landi ndr) , in moto un piano per realizzare una struttura moderna e funzionale a Colle Reciso. Il progetto, che prevede un costo complessivo di 950mila euro (350mila euro dal bilancio del Comune di Capoliveri capofila GAT e 600mila dalla Regione) , punta a creare un canile non solo come rifugio per gli animali, ma anche come centro educativo e di sensibilizzazione.

Le associazioni di volontariato restano vigili. Per Animal Project, Rita Pilato sottolinea l’urgenza di soluzioni concrete: «Speriamo che il 2025 porti novità positive per gli animali elbani. Ad oggi – ricorda – , non abbiamo informazioni sui tempi di conclusione dell’appalto per il canile. Intanto, il problema della custodia resta a carico di volontari e associazioni». Emblematica è la storia di Stella, cagna di sette anni trovata abbandonata a Portoferraio, che al momento è ospitata in una struttura privata grazie alla generosità di un istruttore cinofilo, ma che rischia il trasferimento.

La realizzazione del canile va oltre la semplice risposta a un bisogno pratico: rappresenta una nuova prospettiva per l’Elba, un impegno concreto per il benessere degli animali e un’opportunità per sensibilizzare la comunità. Certo il momento è “delicato” fino alla firma del contratto. Ma dopo anni di attese e delusioni, si può sperare che forse, il sogno del canile elbano è davvero vicino a diventare realtà.


 

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