Il Tirreno

La protesta

«Senza l’autobus della linea 3 nera dal centro città non si torna a casa»

di Cecilia Cecchi

	Il bus della linea urbana 3 nero gira alla rotatoria di Calamoresca e si ferma su via Cavalleggeri all&#39;unica fermata utile per i residenti in questo tratto di via Salivoli<br />
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Il bus della linea urbana 3 nero gira alla rotatoria di Calamoresca e si ferma su via Cavalleggeri all'unica fermata utile per i residenti in questo tratto di via Salivoli
 

Franca Galli dà voce alla protesta dei residenti

02 novembre 2024
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PIOMBINO. «Con la soppressione della linea urbana 3 nero ci hanno tagliato fuori dalla città. Abbiamo tempestato i centralini di Provincia, Regione persino della Prefettura, inviato mail, ma niente. Spero che il giornale possa aiutarci». Franca Galli, tenace cittadina residente in via Salivoli, non è per nulla soddisfatta dei cambiamenti alla viabilità della sua zona, sulla strada che scende verso il porto turistico e che serve una comunità di residenti per cui il semplice rientrare a casa è diventato un’odissea. Per chi come lei abita a ridosso della salita dopo il porto fino ai Lombriconi. A 79 anni, Franca affronta questa battaglia con un misto di rabbia e compostezza: la pazienza è al limite, ma la determinazione a far sentire la propria voce intatta. Problema principale il senso unico in via Salivoli con la creazione della pista ciclo pedonale, soluzioni introdotte dalla giunta Ferrari nell’estate 2023. Obiettivo del Comune: migliorare la sicurezza e favorire un flusso di traffico più ordinato, specialmente per i turisti attratti dalla vicinanza del porto.

Battaglia per tutti

Per tanti residenti, l’impatto delle modifiche è stato tutto fuorché positivo. Franca, da subito, ha iniziato a far pressione sul sindaco e sull’amministrazione affinché ascoltassero le sue lamentele e quelle dei suoi vicini. Le fermate della linea urbana 3 nero, utili per gli spostamenti di anziani e cittadini con difficoltà motorie dalla città a Salivoli, sono state soppresse «e l’unica è a ridosso di Calamoresca aumentando significativamente la distanza da percorrere a piedi. Non abbiamo più fermate vicino casa – sottolinea – e per chi non può camminare molto è diventato impossibile raggiungere e tornare dal centro senza sacrifici». Le nuove fermate sono collocate lungo il lungomare Marconi, l’ultima su via dei Cavalleggeri (lato retro del nido) costringendo chi vive nella gran parte di via Salivoli a fare un lungo percorso per raggiungerle. Questo rende difficile, e spesso impossibile, per persone anziane o con difficoltà motorie usufruire del servizio. «Bisogna volare, ormai! » commenta Franca ironicamente, ricordando quanto sia diventato difficile raggiungere la fermata senza un chilometro di cammino.

Firme e protesta collettiva

La protesta non è rimasta isolata: Franca ha saputo coinvolgere i concittadini e, durante l’estate, ha raccolto firme anche ai Bagnetti di Salivoli. «Ci sono persone che non vengono più al mare, perché raggiungere la fermata è diventato un percorso a ostacoli » spiega, ricordando che la linea 3 nero era particolarmente utile anche per chi voleva raggiungere il mare e poi tornare a casa in centro. «Abbiamo parlato con tutti, raccolto firme e presentato il problema al Comune, ma ogni volta ci viene detto che cercheranno un’alternativa ma nulla cambia».

Il “silenzio” del Comune

Per Franca, il disagio non è solo una questione di logistica, ma anche di giustizia: «Ho provato a contattare tutte le autorità locali, dai trasporti regionali alla Prefettura, persino l’Urp della Provincia, ma nessuno ci ascolta. Il sindaco ci ride in faccia e non risolve nulla!». Con amarezza, racconta di aver trovato tutte le porte chiuse, mentre le risposte tardano ad arrivare e la situazione sembra rimanere immobile. Tra gli episodi più frustranti, Franca ricorda un incontro col sindaco Ferrari al quartiere Salivoli durante il quale, dice « lui avrebbe sminuito il problema con un sorriso ironico. Ho anche chiamato i trasporti regionali a Firenze – continua Franca – e loro mi hanno detto che se arrivano abbastanza lamentele avrebbero agito. Ma dei tanti che hanno telefonato poi non c’è traccia. Si muoveranno? Fino a oggi niente».

Attesa Senza Fine

Dopo mesi di attesa e proteste, Franca non si arrende. «Le ingiustizie non vanno accettate in silenzio, non capisco come fanno i residenti a non arrabbiarsi di più. Anche in macchina ci vuole mezz’ora per arrivare a casa, facendo il giro di Salivoli e si consuma molto più carburante. Poi questa vicenda del taglio dei bus cioè tagli di servizi. Come non rendersi conto che così le case popolari come le nostre perdono sempre più valore finché non si venderanno più? Comico e inutile dire che si deve ampliare il porto turistico. In che modo si pensa invece di aumentare la viabilità urbana viabilità per non far muovere le macchine quando a Salivoli c’è un solo bus ogni ora e dalle 20 più nulla? ». Pronta a continuare la lotta per un servizio che non lasci indietro i cittadini più vulnerabili. Al momento, la fermata più vicina resta fuori portata per molti abitanti di via Salivoli, e ogni giorno che passa senza un cambiamento è un ulteriore peso per Franca e i suoi vicini. In un’epoca in cui i diritti alla mobilità e all’accessibilità sono al centro delle politiche urbane, la storia di Franca Galli e di Salivoli rappresenta un appello urgente e appassionato: perché ogni cittadino, indipendentemente dall’età o dalla salute, possa muoversi liberamente nella propria città.


 

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