Il Tirreno

PIOMBINO. Andare al mercato coperto di via Giordano Bruno, pure passando da via del Teatro, è un’impresa per pochi coraggiosi. Ieri, sotto la pioggia incessante, i pochi clienti presenti si aggiravano tra i banchi con l’ombrello aperto. «Evidente l’emergenza e la necessità di un intervento subito almeno nei punti più gravi vicino alla centralina delle luci. Se non si fa qualcosa salta tutto...!», è il commento più condiviso.

Sintomi di un centro storico più che fatiscente tra il cinema teatro Metropolitan che va giù a pezzi e con il mercato coperto che lo segue a ruota. Disagio evidente, soprattutto per i commercianti che non riescono a lavorare a causa delle infiltrazioni d’acqua, costretti a sistemare secchi, tinozze e cartoni sotto le perdite del tetto, compromesso da tempo.

Angela e Silvana Bruschi, storiche proprietarie dell’omonima macelleria Bruschi, non hanno nemmeno finito di allestire la vetrina. «Piove dentro da anni, ma mai così tanto – racconta Angela con amarezza – . Ogni sindaco ci ha promesso soluzioni, ma ogni volta si va avanti con toppe e secchi. Ora ci piove nel banco, e abbiamo problemi ovunque: alla frutta, ai vestiti. La struttura è vecchia e le grondaie sono interne, portando l’acqua dentro il mercato».

Il malcontento cresce, soprattutto dopo le promesse fatte dall’attuale sindaco Ferrari durante le elezioni. «Non dico domani, ma almeno che vengano a vedere cosa succede – aggiunge Angela, riferendosi ai buchi nel tetto e ai cancelli pericolanti – Abbiamo clienti che fanno la spesa con l’ombrello, è inaccettabile».

Anche Angelo Tondellini, della pescheria Marisapesca, esprime frustrazione. «Siamo qui da due anni, ma la nostra famiglia è presente dal 1932 – ricorda –. Nonostante la passione dei commercianti, lavorare in queste condizioni è impossibile». Tondellini sottolinea che le condizioni del mercato rendono difficile pianificare investimenti. «Per la pescheria, problemi come questi non devono esistere – aggiunge – . Bisogna che il sindaco proceda, chiederò un nuovo incontro. Per noi è importante, per capire come muoverci.

Come si può procedere se le condizioni sono queste? La nostra gestione qui è un “distaccamento” relativo alla vendita al minuto e in questo momento non c’è una gran risposta. Il mercato funziona solo grazie alla dedizione di chi ci lavora – sottolinea – , ma così non si può andare avanti: d’inverno fa freddo, d’estate è bollente e... ci piove dentro».

Situazione grave, e l’urgenza di un intervento strutturale al tetto è condivisa da tutti. Negli anni, le infiltrazioni d’acqua sono state tollerate con piccole riparazioni temporanee, ma ora il problema sembra essere fuori controllo. I commercianti, esasperati, chiedono un intervento risolutivo e si appellano al sindaco affinché prenda in mano la situazione.

Il mercato coperto di Piombino, un simbolo storico della città, celebrava solo pochi mesi fa i suoi cento anni, con una mostra di fotografie più un video “organizzati” dal fotografo Celati e dall’artista Stefano Fontana, con il patrocinio del Comune. Un tributo a un luogo che ha visto passare generazioni di commercianti e clienti, ma che oggi sembra crollare sotto il peso del tempo e della mancata manutenzione.

La speranza dei titolari dei negozianti è che, al di là delle promesse elettorali, si passi finalmente ai fatti. Il mercato coperto di via Giordano Bruno rappresenta un punto nevralgico per il commercio locale, e la sua riqualificazione è diventata ormai una necessità improrogabile. Senza un intervento, il rischio è che il cuore commerciale più storico di Piombino perda il suo battito, lasciando vuoti non solo i banchi.