Il Tirreno

La vicenda all’Elba

Toremar, Gucciardo (Filt Cgil): «Lo sciopero è stata una decisione inevitabile»

di Iacopo Simoncini

	Un traghetto Toremar (foto di archivio)
Un traghetto Toremar (foto di archivio)

Dopo la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori, questa volta sono state le segreterie provinciali di Livorno della Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti a scendere in campo per la partita del nuovo bando

3 MINUTI DI LETTURA





ELBA. Per domenica 21 luglio le segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno indetto lo sciopero per l’intera giornata lavorativa dei dipendenti Toremar che assicureranno, come da normativa, i servizi minimi essenziali.

Come è noto, la preoccupazione di sindacati e lavoratori è che lo scorporo dal pacchetto a gara della principale rotta – e in generale un’organizzazione a lotti del servizio – abbia conseguenze sui lavoratori di quella che è oggi l’unica compagnia convenzionata con la Regione, la Toremar, del Gruppo Onorato.

Le sigle

Ad annunciare la proclamazione dell’astensione dal lavoro sono Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil), Paolo Taccini (Fit-Cisl) e Andrea Sirabella (Uiltrasporti): «La preoccupazione sul futuro dei 260 lavoratori (tra personale navigante e amministrativo) è elevata – esordiscono – il nuovo bando di gara per la continuità territoriale dell’arcipelago toscano rischia di mettere in pericolo la maggior parte dei posti di lavoro e questo non possiamo accettarlo. La tensione e la preoccupazione tra i lavoratori è tanta, soprattutto a seguito della decisione di Toremar di non partecipare al bando e di mettere in vendita quattro sue navi».

«È fondamentale – dicono i dirigenti sindacali –  tutelare non solo i posti di lavoro, ma anche la loro qualità: le condizioni lavorative previste nel contratto dei dipendenti Toremar sono infatti il frutto di anni di battaglie e sacrifici. La presentazione di un bando unico rappresenterebbe una prima debole – seppur non sufficiente – garanzia di tutela dei livelli occupazionali e della loro qualità. Con lo “spacchettamento” del bando si aprirebbe invece uno scenario ben più critico e da scongiurare: il rischio di precarizzazione dell’occupazione diventerebbe elevato, con tutto ciò che ne conseguirebbe anche in termini di servizi ai cittadini».

Numeri e nodi

La Filt Cgil spiega che la consistenza numerica dei lavoratori dipendenti di Toremar Spa è di 207 marittimi a tempo indeterminato, ai quali si aggiungono 47 marittimi occasionali (per un totale di 254), oltre a 29 amministrativi. Su ogni nave della società risultano imbarcati due equipaggi che a rotazione effettuano 15 giorni di servizio a bordo, alternati da 15 giorni di riposo a terra e pertanto, se in futuro, la linea Piombino/Portoferraio sarà scorporata dal bando di gara, il sindacato teme, come recentemente ha annunciato Toremar, che su quella tratta non sarà più applicata la normativa del doppio equipaggio e la cessazione della normativa “servizio/riposo” sulla linea Piombino Portoferraio, farà anche cessare, a caduta, l’identica normativa in vigore sulle altre navi impiegate. Sulle altre linee marittime dell'arcipelago toscano risulteranno così imbarcati 127 marittimi anziché 254. Inoltre, se Toremar non partecipasse al bando di gara, l’occupazione dei marittimi sarebbe ulteriormente ridimensionata di almeno altre 14 unità, in quanto una nave, essendo noleggiata, verrebbe restituita al proprietario. In tal caso, il totale complessivo degli esuberi risulterebbe di 141 marittimi, secondo le sigle. «A questa nostra fondata preoccupazione – sottolinea Gucciardo, Filt Cgil – deve essere anche aggiunta la inevitabile conseguenza di riduzione di organico del personale amministrativo».

La data

I dipendenti Toremar si dichiarano pronti a tutto pur di difendere il proprio posto di lavoro. «Lo sciopero indetto per domenica 21 luglio – concludono i sindacati – rappresenta solo un primo passo per chiedere il rispetto dei loro diritti e della loro dignità. In mancanza di risposte concrete seguiranno sicuramente altre giornate mobilitazione: sarà un’estate di proteste».

«Lo sciopero del 21 luglio – chiosa Gucciardo – è stata una decisione dolorosa ma inevitabile. Perché proprio la domenica? È stata una scelta dettata da una questione di tempistiche normative. Non volevamo assolutamente danneggiare chi va in ferie. Ci stiamo adoperando nei luoghi dove ci saranno gli imbarchi per dare assistenza a chi subirà le nostre azioni di sciopero.  Non vogliamo penalizzare più di tanto gli utenti, ma dobbiamo difendere i posti di lavoro».

Primo piano
Lavoro stagionale

Estate 2025 in Toscana tra orari assurdi, contratti fuorilegge e stipendi incerti: tutto quello che non va

di Donatella Francesconi