Il Tirreno

L'allarme

Intossicati dal risotto all’Amanita falloide: in cinque finiscono al pronto soccorso

di Gabriele Buffoni

	Le ambulanze della Misericordia di San Vincenzo che hanno trasferito i 5 pazienti ai centri di Livorno e Pisa e, a destra, esemplari di Amanita falloide: è uno dei funghi più tossici in natura
Le ambulanze della Misericordia di San Vincenzo che hanno trasferito i 5 pazienti ai centri di Livorno e Pisa e, a destra, esemplari di Amanita falloide: è uno dei funghi più tossici in natura

Elba, un’intera famiglia costretta a chiedere aiuto ai sanitari dopo un pranzo a base di funghi raccolti da un parente. Di fondamentale aiuto l’indagine degli esperti micologi a disposizione dell’Asl per identificare il tipo di veleno

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PORTOFERRAIO. Li aveva invitati tutti quanti a casa, a Portoferraio, per un pranzo in famiglia. L’idea era quella di celebrare con un gustoso risotto il raccolto di funghi ottenuto di recente. Invece in questo modo un’intera famiglia di cinque persone (tra i 50 e gli 80 anni) è finita all’ospedale in gravi condizioni di disidratazione. Intossicata proprio da quel risotto. Ricco sì, ma di funghi velenosi. Tra cui il più pericoloso di tutti, uno dei più tossici in natura: l’Amanita falloide.

Quello che hanno vissuto due anziani genitori di Portoferraio insieme ai due figli (uno residente a Campo nell’Elba e l’altro a Portoferraio) e alla cognata è però stato l’esito più fortunato tra quelli che questa vicenda avrebbe potuto avere. I cinque infatti hanno rischiato grosso dato che l’avvelenamento da Amanita falloide risulta quasi sempre letale. Tanto che nel caso in cui si sopravviva ai suoi effetti, nella migliore delle ipotesi, si è costretti a ricorrere a cure particolarmente invasive. Invece in quel risotto velenoso che i cinque hanno ingerito l’Amanita falloide non era l’unico fungo tossico per l’uomo: oltre a essere quindi in quantità più ridotta, si è trovata mischiata ad altri funghi che provocano un avvelenamento più rapido e sintomatico. Tanto da causare, durante la notte, una forte gastroenterite che ha portato i familiari a espellere con il vomito la quasi totalità di quanto ingerito ore prima.

Da quanto i medici del pronto soccorso di Portoferraio sono riusciti a ricostruire, a raccogliere i funghi – e ad incorrere nell’errore di fare incetta di quelli velenosi – sarebbe stato uno degli stessi partecipanti al pranzo. Una disattenzione che capita a molti, anche ai più esperti. Ma che ha rischiato di essere fatale per tutti quelli che hanno gustato il risotto. Intossicati quindi dal mix di funghi velenosi e dopo aver trascorso l’intera notte tra forti dolori e conati, al mattino i cinque si sono presentati al pronto soccorso di Portoferraio in un grave stato di disidratazione dovuto proprio all’effetto – per loro salvifico, ma di certo tutt’altro che salutare – della forte gastroenterite provocata dalle tossine. Nell’ospedale elbano l’intera famiglia è stata reidratata e, grazie al fondamentale aiuto degli esperti micologi a disposizione dell’Asl è stato possibile identificare i tipi di fungo ingeriti e predisporre l’adeguata terapia anti-veleno.

La famiglia nella serata di ieri è stata poi trasferita ai centri specializzati di Livorno e Pisa dai volontari della Misericordia di San Vincenzo che li hanno presi in carico all’ospedale di Villamarina di Piombino. I cinque risultano fuori pericolo.


 

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