Il Tirreno

La storia

Federica, la nonnina di 107 anni di Castagneto che legge due quotidiani al giorno: «La mia longevità la devo a questo paese meraviglioso»

di Rachele Bini

	Federica Tschernig Righetti legge il giornale
Federica Tschernig Righetti legge il giornale

Origini austriache venne in Italia a 19 anni. Fervida lettrice è anche una compositrice di poesie

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CASTAGNETO CARDUCCI. Nata il 6 ottobre 1916, Federica Tschernig Righetti ha compiuto con orgoglio 107 anni lo scorso ottobre.

«Non voglio essere conosciuta da nessuno» dice Federica, imbarazzata dall’attenzione ricevuta. Una donna da un carattere forte e indipendente, Federica è nata a Lienz in Austria e a 19 anni venne in Italia a Roma, dove studiava l’italiano dalle suore tedesche e tramite l’ambasciata austriaca conobbe tante famiglie dell’alta società romana, tra cui il futuro Marito Antonio Righetti impiegato di banca con il quale ha passato 60 anni di matrimonio e ha avuto due figli.

Nel 1974, durante alcune visite dei parenti di Antonio a Castagneto, si innamorò di questo borgo e decise di trasferirsi e di non lasciare più questo posto: e così è stato. Una mente brillante, auto ironica e spiritosa, alla domanda che cosa ha fatto nella sua vita risponde «cosa ho fatto nella mia vita? Tanti danni!».

Lettrice appassionata, soprattutto di quotidiani «ne leggo due al giorno - specifica Federica e inizia a raccontare un suo ricordo lontano -: quando ero piccola andavo ogni domenica alla messa - continua - e ogni domenica nella chiesa dove andavo, che era in cima ad una ripida collina, regalavano un piccolo libricino con una storia a puntate. Il problema è che non c’erano tante copie - prosegue - e quindi dalla voglia di sapere come finiva e la paura di non trovare una copia per me, andavo alla messa correndo, nonostante la ripida salita o neve, pioggia o vento», dice ridendo.

Da fervida lettrice, Federica è una seriale compositrice di poesie: poesie dedicate alle persone che la aiutano in casa, come Giampaolo che le sistema i guasti casalinghi, agli amici e anche al suo comune, Castagneto: «Vivo qui a Castagneto dove tutto è bello e discreto, ma quando vado in paese a far le necessarie spese mi par di udire qua e là: ei guarda questa qua ancora non sta nell’aldilà! Ma io ormai ho deciso di non lasciare questo paradiso, dove son stata a sua volta così tanto bene accolta. Anche questa mia longevità devo a questo paese qua. Non è poi una cosa strana, io mi sento del tutto Castagnetana».

«Federica è unica - dichiara Evelyn Albert, un’amica -. Ci lega un’amicizia di oltre 30 anni ed è per me un punto di riferimento e un grande esempio di come vivere in armonia con sé stessi, gli altri e la natura. A lei non sono mai mancate le doti più importanti della vita - prosegue -, umorismo, ottimismo, ironia, vivacità, pazienza, curiosità, saggezza e tolleranza. E poi l’insegnamento più importante, quello che dice sempre - conclude - Bisogna essere e non sembrare. Auguri Federica!».

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