Il Tirreno

Il lutto

Addio Antonietta, ristoratrice storica e simbolo di Porto Azzurro

Addio Antonietta, ristoratrice storica e simbolo di Porto Azzurro

Col marito fondò nel 1973 il mitico “Da Floriano”, noto locale all’Isola d’Elba

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PORTO AZZURRO. In una chiesa affollata è stato celebrato nel pomeriggio di martedì 5 settembre il funerale di Antonietta Mazzi, 90 anni, ristoratrice che insieme con il marito Floriano nel 1973 realizzò in via Ricasoli nel centro storico del paese, una dette trattorie più caratteristiche e apprezzate non solo di Porto Azzurro, ma di tutta l’Elba.

Persona amabile e carismatica, era ben voluta da tutto il paese e lo testimoniano le persone presenti al suo funerali per l’estremo saluto e rivolgere alla famiglie il loro affetto e vicinanza nel dolore. «È stata mia paziente per 40 anni – dice Maurizio Papi, sindaco di Porto Azzurro e medico di famiglia del paese – Davvero una bellissima persona, molto garbata, piacevole starla ad ascoltare, disponibile con tutti e pronta ad aiutare chiunque la interpellasse per qualsiasi cosa. Una donna di altri tempi, divenuta oggi testimonianza sempre più rara nella nostra società. Un esempio da seguire, specie per le nuove generazioni. Il suo spirito, la sua affabilità, la sua capacità di mettere chiunque le si avvicinasse a proprio agio ci mancheranno indubbiamente». Queste le doti umane. Che unite poi alla sua sagacia e alla sua bravura ai fornelli di cucina hanno fatto la fortuna del ristorante “Da Floriano” che si è fatto apprezzare nel tempo per le sue specialità nella preparazione di pietanze a base di pesce (e non solo). Scrive sul web Marco Contini: «Porto Azzurro ha perso una delle sue istituzioni.

È scomparso un pezzo di storia elbana. Diventa difficile descrivere cosa fosse Antonietta e per i molti che hanno avuto la fortuna di conoscerla lei era una amica sempre pronta ad aiutare gli altri, una mamma sempre ostinatamente presente e preoccupata della gestione dello storico ristorante parte della sua vita ma ormai da decenni nelle mani dei figli Stefano e Angela e di tutti i componenti della famiglia che però Antonietta amava, con pugno ferreo, ma con gentilezza controllare dalla apertura alla chiusura. Una presenza che oggi purtroppo non ci sarà più. Per le sue doti naturali che la spingevano a conoscere tutti e a sapere di tutti i paesani, era considerata un po’ come la ‘sindaca ombra’ di Porto Azzurro. Numerosi gli attestati di affetto e di condoglianze alla famiglia sui social. Elisa May la ricorda sempre col sorriso e con la battuta «perché lei se passavi di lì qualcosa te la doveva dire». Il feretro, accompagnato dall’impresa Giuseppe Marano, è stato sepolto nel cimitero comunale.

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