Jsw, l’impegno su Piombino «È un impianto strategico»
Il gruppo industriale guarda con ottimismo ai prossimi incontri ai tavoli romani. Commissario Lucchini: serve un coordinamento continuo tra Mise e Regione
PIOMBINO. «Piombino resta un impianto strategico». A due giorni dal tavolo romano al Mise è una nota dell’azienda Jsw Steel Italia a sottolineare la volontà di procedere nel piano industriale che punta a riportare a regime l’impianto siderurgico. La volontà è di puntare su Piombino e sulle sue peculiarità produttive che l’hanno resa un riferimento europeo nel settore della produzione delle rotaie. Insomma, una rinnovata fiducia nel rapporto tra l’azienda indiana e il governo. Anche sulla scorta degli impegni in agenda. La prossima settimana l’incontro promosso dal governo con Invitalia per definire le linee di utilizzo dei 33 milioni di euro, come sancito dall’Accordo di programma. Mentre si parlerà di energia il 23 luglio in un incontro a Roma con il sottosegretario Davide Crippa. «Un punto di svolta importante per il completamento dello studio di fattibilità propedeutico alla decisione per l’attivazione della fase 2 dell’investimento nell’acciaieria di Piombino – dicono dall’azienda – così come previsto dall’articolo 10 dell’Accordo di programma del 24 luglio 2018 con il quale il governo italiano si è impegnato a garantire all’impianto di Piombino le stesse condizioni di accesso al conto energetico per rendere quella che è l’unica fabbrica italiana che produce rotaie competitiva sul piano dell’offerta con i competitor internazionali». . Tra i punti illustrati al tavolo romano del 9 luglio anche la variante al Regolamento urbanistico per la tempra delle rotaie. L’azienda ricorda i vari passaggi ma non chiarisce i tempi per la sottoscrizione dell’accordo di programma sottoscritto il 23 maggio da Regione e Comune.
«L’incontro al Ministero è stata l’occasione per comunicare gli investimenti garantiti fino ad oggi nel pieno rispetto della programmazione, dall’attivazione dei tre laminatoi con l’impiego di 700 lavoratori, all’investimento in capitale circolante di 170 milioni di euro – sottolinea la nota Jsw Steel Italia –. È stata intanto avviata una collaborazione con l’Università di Pisa con il dipartimento di Ingegneria meccanica nell’ottica della cooperazione. È stato poi comunicato che sono in corso una serie di studi e progetti, l’efficientamento energetico per un investimento di 3 milioni di euro». E ancora: «Progetti per il controllo qualità e prodotto per essere in linea con i mercati per un totale di 1, 5 milioni di euro. Gli investimenti per l’incremento della produttività all’interno dei treni di laminazione per un valore di 5 milioni. E ancora, sul treno barre è previsto un investimento sul blocco di finimento e sui garret e su tutta la parte di riscaldo delle billette e dei blumi, su tutti e tre i treni di laminazione per un totale di 10 milioni di euro».
A fare in parte da contraltare sono alcuni passaggi della relazione periodica depositata in Tribunale a Livorno da Piero Nardi, commissario di Lucchini Spa in amministrazione straordinaria. Il riferimento temporale è al secondo semestre del 2018 e si sottolinea la necessità del supporto delle istituzioni che “si sta dimostrando incerto e lento, generando una non trascurabile riduzione della fiducia dell’investitore Jsw”. E ancora che: “Le complessità del progetto di rilancio di Piombino restano elevate e la necessità di coordinamento ampio e costante da parte del Mise e della Regione Toscana, resta un fattore essenziale per la riuscita”. —