I sedimenti marini dalla foce del Cornia di nuovo in spiaggia
PIOMBINO. I sedimenti marini alla foce del fiume Cornia potranno essere utilizzati nel ripascimento degli undici chilometri di spiaggia del parco della Sterpaia, da Perelli fino a Carbonifera. In...
PIOMBINO. I sedimenti marini alla foce del fiume Cornia potranno essere utilizzati nel ripascimento degli undici chilometri di spiaggia del parco della Sterpaia, da Perelli fino a Carbonifera.
In Provincia sono arrivati i risultati dell’approfondimento d’indagine di questo materiale affidato al Centro interuniversitario di biologia marina di Livorno. Il risultato favorevole sulla caratterizzazione di questi sedimenti apre le porte ad una nuova fase nell’avanzamento del progetto di recupero di uno degli arenili più belli delle coste piombinesi, preso d’assalto ogni estate da migliaia di vacanzieri. Dalla foce saranno prelevati i circa 9mila metri cubi di sabbia necessari per la ricostruzione della linea di riva su tutta la Costa est, in modo da contrastare l’erosione marina in corso da diversi anni.
Altra buona notizia arriva sul fronte del bando di gara per l’individuazione della ditta che, tramite appalto, dovrà eseguire il progetto esecutivo per la riqualificazione del sistema dunale. Dopo la riammissione alla procedura ristretta delle imprese “Dal Pont snc” di Campiglia e “Della Camera Augusto” di Montepulciano nei giorni scorsi si sono conclusi i sopralluoghi obbligatori per tutte le ditte interessate all’opera, che hanno già presentato le loro offerte. Adesso gli uffici provinciali dovranno esaminare tutta la documentazione presentata e scegliere la ditta che materialmente eseguirà l’intervento. Nel complesso, le operazioni di ripascimento dureranno due anni: nel bando di gara era stata inserita una clausola di salvaguardia per i concessionari della spiaggia, che potranno lavorare in tranquillità da maggio al settembre.
I lavori di ripristino della vegetazione dunale dureranno 360 giorni. In pratica si tratta di salvaguardare la duna con apposite barriere frangivento. Saranno chiusi alcuni degli accessi oggi fruibili e quelli che rimarranno aperti saranno caratterizzati dalla presenza di appositi camminamenti di legno. Intervenendo nel retroduna si cercherà anche di recuperare la spiaggia presente e bonificare lo stato attuale dei luoghi. Costo totale dell’intervento tra Torre del Sale e Carbonifera costerà un milione e 400mila euro, soldi che la Regione ha stanziato da anni ma che solo oggi si riesce a spendere. Per vedere l’intervento finito bisognerà aspettare almeno la primavera del 2013.
Sempre in materia ricostruzioni,, dopo l’approvazione del progetto esecutivo di Rimigliano (dicembre 2011) c’è registrare un approfondimento dei lavori in corso per la protezione delle spiagge davanti a San Vincenzo. La scelta di proseguire i lavori è stata presa dal Comune, che aveva affidato l’intervento alla Sales. Durante la sistemazione dei tubi in geotessuto l’impresa si è accorta della presenza di fondali più profondi del previsto. Da qui la necessità di aggiungere materiale per la modifica dei pennelli in scogliera e di prolungare i tubi di 25 metri.
Katia Ghilli
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