Montecatini, una sigaretta la causa del rogo che ha ucciso zia e nipote nell’appartamento in fiamme
La procura ha disposto l’autopsia per fare luce sulla dinamica di quanto accaduto
MONTECATINI. Dovranno essere i tecnici dei vigili del fuoco a confermarlo, ma, in base ai primi accertamenti, secondo la procura è l’ipotesi più probabile: sembra sia stato un mozzicone di sigaretta, forse caduto su una coperta a causa di un colpo di sonno, a innescare il rogo in cui, nella nottata di giovedì, hanno perso la vita Maria Teresa Civale, 85 anni, avvocato in pensione e il nipote Fabio Civale, 67 anni, detto Jean, che proprio la zia aveva voluto riportare in Italia da Nizza, acquistando poi per lui, di fronte al proprio, l’appartamento tra via Pistoiese e via Sardegna in cui si è consumata la tragedia .
La procura
Il sostituto procuratore Luigi Boccia, titolare dell’inchiesta contro ignoti sull’incendio, ha disposto l’autopsia: martedì 25 marzo sarà il medico legale Stefano Pierotti a eseguire l’esame. Solo dopo tali accertamenti, le salme saranno messe a disposizione per il funerale. Di cui, presumibilmente, si dovrà occupare un altro nipote dell’anziana avvocata deceduta (fratellastro di di Fabio Civale) che arriverà domani, lunedì 24, in Italia dagli Stati Uniti.
Fatto sta che il giorno dopo l’incendio, in quel condominio tutto sembra essere tornato alla normalità. Il supermercato Conad non ha mai chiuso i battenti, perché la tragedia si è verificata verso le due di notte e grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco i condomini sono potuti rientrare nei propri appartamenti dopo le quattro del mattino dopo poche ore. Tutti, tranne la famiglia che abita proprio nell’appartamento sopra a quello di Fabio Civale, dove è divampato l’incendio. Fortunatamente la famiglia che lo occupa (mamma, figlioletta e padre) si è svegliata ed è riuscita a fuggire in strada. Attualmente è ospitata dall’amministrazione comunale all’interno di un albergo cittadino. Non potrà fare ritorno a casa fino a quando i vigili del fuoco ne accerteranno l’agibilità.
La ricostruzione
Ieri, a testimoniare l’avvenuta tragedia, le finestre aperte, tende bruciate e la facciata annerita dal fumo al secondo piano del condominio (che ospita in tutto 42 famiglie: è il più grande di Montecatini). Come detto, la procura ritiene che l’incendio – favorito anche dal pavimento in legno e da altri oggetti altamente infiammabili – sia stato causato da una sigaretta. Per i due non c’è stato scampo, forse asfissiati nel sonno dal fumo, anche se, dai racconti dei testimoni, pare che la zia abbia cercato di salvare il nipote e che non ci sia riuscita proprio per via delle esalazioni tossiche.
Era la prima notte che Fabio Civale trascorreva nell’appartamento acquistato per lui dalla zia e, quest’ultima, aveva preferito dormire lì proprio per questo motivo. Uno di loro potrebbe essersi addormentato con la sigaretta accesa che, cadendo, avrebbe incendiato qualcosa di infiammabile. Maria Teresa Civale era molto conosciuta in città per il suo lavoro. Tra le altre cose, è stata segretaria regionale del settore bancario assicurativo della Cisl e e componente della segreteria nazionale probiviri della Cisl dei probiviri.