Cacciatore morto, l’amico lo ricorda: «Era sincero e leale, un uomo buono»
Grande dolore in Valdinievole per la scomparsa di Marco Lucchesi
MONSUMMANO. «Voglio ricordarti così, dal Giovannini, dove adoravi gustarti il tuo aperitivo preferito, lo shakerato. Sei sempre stato un amico sincero e leale, abbiamo riso e scherzato insieme in ogni momento della giornata. Mi mancheranno le nostre solite due o tre telefonate al giorno, ultimamente dicevi scherzando che per quante volte sei a casa mia, quasi quasi ti metto sul mio 730».
Matteo Landi, agente della polizia municipale a Montecatini, ricorda l’amico fraterno Marco Lucchesi, 67 anni, il cacciatore morto per un colpo accidentale partito dal suo fucile calibro 12 e ritrovato cadavere mercoledì intorno alle 21 nei pressi del Porto dell’Uggia, all’interno del Padule di Fucecchio, dove aveva il casotto di avvistamento. Lucchesi era molto conosciuto in tutta la Valdinievole per il suo lavoro, era un agente pubblicitario e si occupava delle affissioni sui cartelloni stradali, e per le sue frequentazioni in molti bar e circoli della zona.
Lo ricorda ancora l’amico: «Marco e io ci siamo conosciuti al bar di via del Salsero a Montecatini. A quei tempi lavoravo per le onoranze funebri ed ero sempre vestito elegante, lui naturalmente mi prendeva in giro. Da quel momento è nata la nostra amicizia che con il tempo si è rinforzata». Era un cuoco apprezzato. «Era bravissimo soprattutto con le ricette di selvaggina ma non solo – aggiunge Landi – sapeva preparare la tartare, era bravissimo a condirla. Ma non voleva i meriti e ripeteva che aveva imparato dai migliori. Quando ero libero dal servizio andavo insieme a lui nei suoi spostamenti di lavoro, fino nel Chianti e in tutta la Toscana. Diceva appunto che doveva inserirmi nella sua dichiarazione dei redditi, dal momento che ero molto spesso a cenare a casa sua. Naturalmente era lui a invitarmi, mi brontolava dicendomi che in caso di rifiuto avrebbe cancellato il mio numero dalla rubrica. Così mi fermavo a comprare il dolce e andavo. Si circondava di amici ed era felice di stare in compagnia». Poi le serate con il karaoke. «Andavamo nei locali a passare le serate cantando – va avanti l’amico – poi verso sera mi chiamava al cellulare e ripeteva, adesso ti porto a fare l'aperitivo nel miglior bar di Montecatini, dal Giovannini, e così questa era diventata una nostra tappa abituale. E adesso purtroppo Marco non c'è più», dice tra le lacrime Matteo. La morte di Lucchesi ha lasciato attonite le comunità di Cintolese e Uggia, dove viveva. Grande dolore per la moglie, l’attuale compagna, la figlia e il fratello.
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