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Montecatini, c’è il progetto per la piscina. L’assessore: «Vogliamo riaprirla alla fine di novembre»

Montecatini, c’è il progetto per la piscina. L’assessore: «Vogliamo riaprirla alla fine di novembre»

La parte interna della struttura è chiusa da prima di Ferragosto per problemi di sicurezza

15 ottobre 2024
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Montecatini L’obiettivo dell’amministrazione è quello di riaprire alla fine di novembre la parte interna della piscina comunale, chiusa da prima di Ferragosto per problemi di sicurezza, certificati da una relazione tecnica (dello studio di ingegneria Lucchesi Zanobini di Lucca) di mesi addietro messa a conoscenza della nuova giunta con una interrogazione firmata dalle forze di centrodestra e presentata all’inizio di agosto.

Lavora alla questione l’assessore ai lavori pubblici Luca Bini, che ha ricevuto in questi giorni una ulteriore relazione con allegato progetto per effettuare dei lavori tampone - il consolidamento della tribuna e degli spazi intorno alla vasca principale - che permetterebbero la riapertura agli atleti dell’impianto di via Cimabue ma limitata sia come capienza (da quantificare) che come arco temporale (la fine del 2025, quando scadrà l’attuale convenzione con il Centro Nuovo e, per un nuovo affidamento, sarà necessario un intervento di completa ristrutturazione).

«Al vaglio degli uffici e del nuovo Responsabile unico del procedimento legato al Pnrr (l’architetto Claudio Gariboldi, ndr) c’è il progetto dello studio di ingegneria Cardelli – afferma Bini – che ci prospetta un cantiere di quattro o cinque settimane. Abbiamo già contattato alcune ditte per la richiesta di preventivo e per arrivare all’affidamento diretto». Il lavoro dovrebbe essere di un importo modesto, cosiddetto “sotto soglia” che evita il ricorso alla gara d’appalto (fino a un massimo di 150mila euro). «Dovremo rimanere nel limite dello stanziamento previsto nell’ultima variazione di bilancio (80mila euro, ndr)», precisa l’assessore ai lavori pubblici.

L’operazione dovrebbe dunque consentire al Centro Nuoto di riprendere l’attività invernale, poi far passare l’estate con le vasche esterne che non presentano problemi, e quindi arrivare a studiare un progetto complessivo di messa in sicurezza della struttura sportiva, che da quanto emerge potrebbe costare dai 2 ai 3 milioni di euro. l

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