Il Tirreno

Montecatini

Calcio: il personaggio

Da Margine alla panchina che fu di Michels e Cruijff: chi è il tecnico toscano che vuol far tornare grande l’Ajax

di Roberto Grazzini
Francesco Farioli sulla panchina del Nizza
Francesco Farioli sulla panchina del Nizza

Debutto sulla panchina olandese per il tecnico laureato in filosofia cresciuto nella Polisportiva Margine Coperta e reduce dalla bella stagione con il Nizza

27 luglio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





MASSA E COZZILE.  “Don’t worry about a thing, ’Cause every little thing gonna be all right”, non preoccuparti di niente, perché ogni piccola cosa andrà bene: quando, poco prima del fischio di inizio dagli autoparlanti della “Johan Cruijff Arena”, parte a palla “Three little birds” di Bob Marley, divenuto il vero e proprio inno dell’Amsterdamsche Football Club Ajax o semplicemente Ajax, i 55.000 posti a sedere del monumento al football nel regno dei tulipani, sono quasi tutti occupati. Poco importa se per i lancieri con l’effige di Aiace Telamonio si tratta solo di un preliminare di Conference League, il terzo torneo per importanza nel veccchio continente, così come poco importa se l’avversario, il muscolare e volenteroso Vojvodina Novi Sad, non sia di particolare appeal.

La grande storia

Qui si vuole tornare a vincere dando spettacolo. Del resto stiamo parlando di una società che in 124 anni di storia, a livello internazionale può vantare in bacheca qualcosa come quattro Coppe dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Coppa Uefa, due Supercoppe europee e due Coppe Intercontinentali, oltre a essere il primo club olandese ad aver centrato il classico triplete (campionato, coppa nazionale, Coppa dei Campioni). A questi prestigiosi trofei vanno poi aggiunti 36 scudetti, 20 Coppe dei Paesi Bassi e 9 Supercoppe. E, non dimentichiamolo, sono stati proprio i lancieri a fornire giocatori, anima e cuore a quella nazionale orange che avrebbe meritato maggior fortuna ai mondiali del 1974, ma il cui calcio è rimasto nell’immaginario collettivo più della coppa del mondo alzata dai tedeschi al termine di una finale storica.

Le ultime stagioni però si solo rivelate prodighe solo di delusione ad allora la dirigenza dell’Ajax per risalire la china si è messa nelle mani del miglior tecnico emergente in circolazione, all’anagrafe Francesco Farioli da Massa e Cozzile, 35 primavere, tanta voglia di stupire e ieri alla sua prima partita alla guida dei biancorossi. È lui adesso a sedere sulla panchina che fu, tra gli altri, di Rinus Michels, lo scopritore di Cruijff e il mister di quell’affascinante Olanda dei sopracitati mondiali del 1974.

La carriera

Una carriera folgorante quella del laureato (in filosofia) portiere, cresciuto nella Polisportiva Margine Coperta che ha difeso pure i pali del Marliana, per poi, in panchina, bruciare progressivamente le tappe: Fortis Juventus, Lucchese, l’esperienza in Qatar, il Sassuolo e la lunga partentesi in Turchia, fino all’approdo in Ligue 1, la scorsa stagione, col Nizza dei miracoli, capace di andare a vincere addirittura al Parco dei Principi. È stata, in ogni caso, una scelta di assoluta rilevanza considerando la politica dell’Aiax, che da ben 26 stagioni aveva avuto soltanto allenatori indigeni.

L’esordio

Contro il Vojvodina Farioli ha schierato uno schieramento improntato sulla linea verde, altro punto di forza dei lancieri, con età media sotto i 21 anni. È arrivato un successo di misura, maturato nei minuti finali, figlio della caparbietà, della pazienza e della tenacia, e griffato da Van den Boomen. Francesco ha vissuto il match sempre in piedi, esortando e spronando i suoi. La qualificazione resta tutta da conquistare ed il lavoro di ricostruzione è all’inizio ma i presupposti sono buoni. In bocca al lupo mister.
 

Maltempo
Meteo

Maltempo in Toscana: decine di evacuati a Venturina. La Regione: «In 3 ore la pioggia di un mese» – Diretta

di Mario Moscadelli

I danni

Alluvione a Venturina, il disastro in località Cafaggio: il racconto del nostro giornalista

Sportello legale