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«Il bocciodromo migliore della Toscana»

David Meccoli
«Il bocciodromo migliore della Toscana»

L’assessore Sartoni: «Questo è il nostro obiettivo, ma i tempi non saranno brevi». Approvato il progetto definitivo

05 novembre 2020
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Quasi un milione di euro (gran parte dei quali l’amministrazione comunale spera di ottenere dallo Stato) per ristrutturare completamente («e non solo per mettere qualche toppa») il bocciodromo, struttura chiusa da anni, ben presente in campagna elettorale, ma ancora ferma al palo (e temiamo che i tempi di risoluzione non saranno brevi). A fare il punto («dopo mesi di sterile e polemico discutere»), visto anche che la scorsa settimana la giunta ha approvato il progetto definitivo dei lavori, è l’assessore agli impianti sportivi Alessandro Sartoni (che, dice, preferisce amministrare «facendo» piuttosto che «straparlando»).

«Negli ultimi 30 anni – dice l’assessore – il Comune non ha realizzato alcun intervento strutturale sull’impianto e questa prolungata dimenticanza ha portato a un suo deterioramento, tanto da causarne la chiusura durante il secondo mandato Bellandi». E se nel 2018 era stato affidato un primo incarico per la progettazione e la diagnosi energetica relativa alla copertura dell’edificio, ora si vuole rimodulare il tutto finalizzandolo alla redazione di un progetto definitivo e di un «complessivo intervento di ristrutturazione ed efficientamento energetico dell’intero immobile. In sostanza, invece di mettere una toppa, si è preferito affrontare in modo ampio tutte le problematiche».

L’approvazione del progetto era propedeutica a una richiesta di fondi al ministero dello Sport, nel frattempo già presentata. Ma i tempi non saranno brevi.

«Se passasse il concetto che il Comune investe un milione e che per il bocciodromo la riapertura è prossima, vorrebbe dire che non si è capito niente», spiega l’assessore. La spesa prevista è infatti di 980mila euro, che per un terzo dovranno essere reperiti dal Comune. E anche ammettendo che possa arrivare il finanziamento nazionale, servirebbe poi una procedura di evidenza pubblica per individuare l’impresa realizzatrice. L’obiettivo, comunque, è per Sartoni quello di fare della struttura «la migliore della Toscana e tra le migliori d’Italia», seppure «dobbiamo essere realisti, in quanto passare dai problemi conclamati di agibilità a struttura modello non è agevole».

Gli interventi da fare sono infatti tanti: sostituzione dei pannelli sandwich della copertura; posizionamento di un impianto fotovoltaico; modifica degli spazi interni; realizzazione di una controsoffittatura; posizionamento di un cappotto sulle pareti perimetrali per migliorare le prestazioni energetiche; sostituzione dei corpi illuminanti con nuovi sistemi a led; miglioramento sismico del fabbricato.

«L’obiettivo – conclude Sartoni – è ambizioso e un suo raggiungimento in tempi ragionevoli è strettamente legato alla condivisione del Ministero. Nella peggiore delle ipotesi si saranno poste le basi per programmare negli anni i lavori necessari a riportare a uso pubblico questa struttura di valenza sportiva e sociale». –





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