Il Tirreno

Montecatini

Le Terme Redi lanciano il Progetto salute con telemedicina

David Meccoli
Le Terme Redi lanciano il Progetto salute con telemedicina

Lo stabilimento ha ottenuto l’idoneità all’esercizio  della medicina fisica, riabilitativa e della medicina dello sport

19 ottobre 2020
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Presidio termale, poliambulatorio, centro di riabilitazione motoria e di medicina dello sport. Benvenuti alle nuove Terme Redi, che lanciano il loro “Progetto salute” (da svolgersi anche attraverso la “telemedicina”, ovvero da remoto) dopo che lo stabilimento ha ottenuto l’idoneità all’esercizio della “medicina fisica e riabilitazione e della medicina dello sport”. Attività che saranno collocate nel piano terra e nel piano seminterrato, con la società Terme che potrà così contare su una serie di prestazioni sanitarie accreditate dalla Regione ed erogate per conto del Servizio sanitario regionale a fronte di un corrispettivo.

Un percorso fortemente voluto dall’amministratore unico Alessandro Michelotti (e supportato dall’assessore regionale uscente Federica Fratoni), che lavorava da mesi a questo progetto e che ha coinvolto nell’operazione un pool di specialisti di altissimo livello (ne parliamo nell’altro articolo), a cominciare dal coordinatore, il primario di riabilitazione a Careggi Pietro Pasquetti. «La riabilitazione, una volta passata la fase acuta – spiega Pasquetti - può essere poi ultimata nel suo recupero funzionale in ambiente termale, con benefici per la spesa sanitaria e soprattutto per la salute dei pazienti. In altri termini, l’ambiente termale con spazi dedicati alla fisioterapia appare sinergica ai presidi ambulatoriali Asl di riabilitazione, potendone ridurre anche le liste d’attesa».

Il “Progetto salute” prevede l’attivazione di sinergie assistenziali interspecialistiche in ambiente termale: si parla di otorinolaringoiatria, idrologia, ortopedia, traumatologia, fisiatria, riabilitazione motoria, reumatologia, medicina dello sport, patologia vascolare, gastroenterologia, nutrizionismo. Tutte aree specialistiche che possono essere svolte anche con la “telemedicina” (quanto mai di attualità in questo periodo di pandemia) e questo non solo a beneficio dei pazienti del territorio, ma anche per le associazioni di volontariato e per i “curisti” che soggiornano in albergo. Tra i servizi assistenziali previsti alle Terme Redi (indicativamente a partire da dicembre) ci sono - oltre al presidio termale già consolidato – l’ambulatorio polispecialistico, la riabilitazione motoria e la fisioterapia ambulatoriale (in palestra e piscina), l’area medicina dello sport (con le visite di idoneità), mentre ulteriori sviluppi potrebbero essere previsti nel campo degli esami ematochimici, ecografici e Moc.

«Il concetto di base è quello che vede la riabilitazione svolta al meglio in ambiente termale», specifica ancora il professor Pasquetti, che ha già ricevuto da Careggi il via libera a svolgere funzioni di consulente delle Terme e che sarà a Montecatini una volta la settimana, lasciando spazio ad altri colleghi negli altri giorni. «Si tratta peraltro di ipotesi ripetibili anche in altri centri termali della nostra regione, tutti da integrare nel sistema sanitario toscano». Con una serie di ovvi vantaggi anche per la società Terme, che oltre all’ingresso a pieno titolo di nuove attività nel sistema sanitario, potrà ottenere un budget dalla Regione che andrà a sostenerne il bilancio e la gestione caratteristica. «Un progetto al quale stavamo lavorando da mesi – spiega l’amministratore unico Michelotti – e del quale siamo estremamente soddisfatti di aver portato in fondo».

«Un tagliando completo di salute a Montecatini, destinato sia ai pazienti locali che ai turisti”, conclude Pasquetti. —
 

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