Il caso
Michele Pandolfo laureato con centodieci e lode
congratulazioni
Si è laureato con 110 e lode Michele Pandolfo in Storia del Cristianesimo moderno, discutendo la tesi alla facoltà di Scienze Storiche di Firenze, dipartimento di Studi Umanistici e della formazione. Titolo: “Un vescovo tridentino all’epoca del Concilio Vaticano II: Dino Luigi Romoli, Vescovo di Pescia dal 1951 al 1977”. Romoli, come emerge dalla tesi, era un domenicano tradizionalista che cercò di tradurre al meglio nel nostro territorio i princìpi del Concilio Vaticano. La sua impostazione era pre-conciliare, per forza di cose, ma obbedì ai nuovi princìpi. Sono anni in cui la contestazione è molto forte (gli anni che portano al referendum per il divorzio), ma Romoli riesce a contenerla. «Le fonti sulle quali mi sono basato – spiega Michele – sono la rivista diocesana “La Voce della Valdinievole” e il Bollettino, oltre ad alcuni documenti privati». Impossibile accedere all’archivio privato di monsignor Romoli che, prima di lasciare Pescia, decise di dar fuoco a tutti i documenti in suo possesso. —