Marina di Carrara verso una nuova viabilità: «Così a rischio 300 posti auto»
Chiuso il cantiere del terzo lotto del Waterfront spariranno sia il parcheggio dell’ex deposito lamiere sia quello su via Pertini
CARRARA. Il progetto per il terzo lotto del waterfront di Marina di Carrara rischia di essere una scure per i posti auto sul lungomare. In base alle idee presentate in questa fase preliminare, sono circa 300 infatti gli stalli per la sosta dei veicoli che rischiano di scomparire se il progetto per completare anche quest’ambito del waterfront sarà realizzato.
Se la presentazione dei tre progetti vincitori del concorso di idee lanciato circa un anno fa dal Comune di Carrara e dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale (stazione appaltante per tutti i lavori che riguardano gli ambiti del waterfront carrarese) è stata salutata con grande emozione e soddisfazione dalle autorità, meno esultanti sono stati per questo i residenti e i titolari delle attività commerciali di Marina di Carrara. Che hanno visto nei tre progetti che serviranno da nucleo per quello che sarà il piano definitivo da realizzare nel terzo lotto l’assenza totale (o quasi) di posti auto. E soprattutto la cancellazione di due aree – il parcheggio ex deposito lamiere e quello lungo via Sandro Pertini, accanto agli stabilimenti balneari – che oggi rappresentano il principale luogo di sosta per i veicoli nella zona di Marina.
Il delirio d’estate
A lanciare l’allarme, facendosi portavoce delle perplessità dei cittadini di Marina di Carrara, è stato attraverso i propri canali social l’ex assessore e consigliere comunale (nonché ex presidente di CarraraFiere) Fabio Felici. «Volevo stimolare una riflessione ma anche dar voce alla preoccupazione per una situazione particolarmente delicata – sottolinea Felici – io vivo e lavoro a Marina di Carrara e già oggi, con i cantieri aperti sul lungomare e il parcheggio ex deposito lamiere aperto di fatto per tre quarti, il problema già si fa sentire, per quanto in misura ancora contenuta. Di disagi per la circolazione non ne parliamo, sebbene legati alla temporaneità dei cantieri in corso. Ma siamo anche in primavera e non c’è la pressione del traffico estivo: quando il flusso di persone sarà incrementato per tutti quelli che andranno al mare o anche per la passeggiata, che meritatamente attira centinaia di persone, sarà un delirio». Per questo «la prospettiva di avere 270-300 posti auto in meno renderà la situazione completamente insostenibile nei periodi di maggiore ressa».
Altro problema da non sottovalutare «sarà la viabilità per l’accesso agli stabilimenti balneari – sottolinea Felici – l’unica alternativa che vedo è quella di rimettere a doppio senso il viale Vespucci. Ma sono fiducioso: spero che l’amministrazione e l’Autorità Portuale mettano questi temi davanti a tutto, perché per il futuro di Marina rappresentano senz’altro delle priorità».
«Serve un piano B»
Ma la preoccupazione per il futuro della sosta non è solo dei residenti. Anche i commercianti della zona guardano con timore alla prospettiva di perdere centinaia di stalli per la sosta. «Parcheggiare finora non è mai stato un problema così serio – racconta Alida Vatteroni, presidente di Confesercenti Carrara – ma se, come sembra dai progetti presentati nei giorni scorsi, scompariranno i due principali parcheggi sul lungomare è inevitabile che la ricaduta sarà pesante. Soprattutto per le attività commerciali, perché se non si permette alle persone di passaggio di fermare l’auto e passeggiare, visitando i negozi, si va a perdere tutto quel giro che con la riqualificazione della zona, ad esempio grazie alla nuova passeggiata, si può guadagnare in termini di visibilità. Quello del waterfront è un progetto urbanistico positivo e accattivante – spiega Vatteroni – ma se non vogliamo “giocarcela tra di noi”, cioè lavorare solo con i residenti, e attrarre gente da fuori bisogna dare un’alternativa».
Proprio per questo «la mia speranza è che in fase di progettazione definitiva si pensi prima di tutto a un piano B», conclude Vatteroni. Sì, ma quale? Tra i tre progetti presentati proprio il terzo classificato (che prevede la scomparsa definitiva dei circa 300 posti auto oggi presenti, mentre per gli altri due la cancellazione delle aree di sosta è massiccia ma non totalitaria) mette sul tavolo alcune ipotesi. La prima prevede il mantenimento di solo un terzo del totale degli stalli (circa 100, mantenendo l’area di sosta in via Pertini) in modo da promuovere la mobilità lenta con nuove piste ciclopedonali, mentre la seconda prevede la realizzazione di un parcheggio multipiano da 250 posti auto: sebbene questa seconda opzione permetta di mantenere gran parte degli stalli di sosta, la zona individuata per la sua realizzazione sarebbe però quella dell’attuale parcheggio in via Pertini. Di fatto quindi si tratterebbe di un edificio su più piani direttamente sul mare, da prevedere al fianco degli stabilimenti balneari, con un problema di impatto visivo e ambientale da non sottovalutare.
La terza opzione
A questa si aggiunge però una terza opzione, potenzialmente più concreta: il parcheggio interrato nell’area ex Mediterraneo. Nell’ottobre scorso i risultati del percorso partecipativo per delineare il futuro dello storico hotel di Marina sono stati inviati al dirigente responsabile del settore lavori pubblici ma, da allora, «non se ne è più saputo niente – commenta Alida Vatteroni – la nostra speranza è che qualcosa si muova su questo fronte e che il Comune non accantoni il progetto: potrebbe essere una valida alternativa».