Massa, è allarme vandalismi in centro: colpito anche il ristorante “I tre compari”
Distrutta la targa e l’illuminazione dell’osteria sotto le logge
MASSA. Non solo i tavoli e le sedie devastate al ristorante Ponte Moro. In centro a Massa, sempre nel fine settimana appena trascorso, la brutta sorpresa è capitata all’osteria I Tre Compari, sotto le logge accanto al Duomo: l’insegna devastata da vandali, compreso il sistema di illuminazione, che ha portato a una denuncia che al momento è rivolta contro ignoti. L’ennesimo episodio delle notti massesi, che riporta l’attenzione sui problemi causati dalla movida in alcune zone dei locali quando è notte fonda.
In particolare in via Cavour, frequentata da giovani e giovanissimi – anche minorenni – che troppo spesso causano danni e disagi. Verso i residenti, ma anche nei confronti di attività come un bed and breakfast. Ad esempio il Cavour 33, che ormai non può affittare le stanze che si affacciano sulla strada a causa di quel baccano che toglie il sonno agli ospiti. Per questo c’è chi si chiede se sia il caso di avvalersi di sorveglianza privata, chi chiede un aumento dei passaggi delle forze dell’ordine. Ma anche chi, in qualità di genitore, è preoccupato che i propri figli possano ritrovarsi in certe situazioni.
La brutta sorpresa, domenica mattina, è toccata a Stefano Rocchi titolare de i Tre Compari, in via Zoppi. «Qualcuno ci ha rotto l’insegna e il sistema di illuminazione. Abbiamo presentato una denuncia in questura, perché siamo coperti da un'assicurazione contro gli atti vandali». L’assicurazione «serve per forza – continua Rocchi – ti devi tutelare contro questa situazione. Purtroppo è un degenero continuo, perché ci sono locali che somministrano da bere a chiunque, senza fare distinzioni di età o di stato di alterazione. Poi succede che, se fino a una certa ora il centro è vivibile per chiunque, dopo una certa ora non ci sono più controlli, specialmente quando i locali sono chiusi. E i risultati li vediamo la mattina seguente». I Tre Compari ha aperto nel 2006, quasi 20 anni fa. «Una situazione del genere non c’è mai stata. In passato tenevano all’esterno i tavolini, ma ora dobbiamo portarli dentro perché sennò te li devastano, come già successo». Beninteso, precisa: «in generale i ragazzi sono tutti “a modo”, ma poi bastano quei due o tre per far degenerare la situazione e dare l’idea che Massa sia un posto insicuro, quando in realtà non lo è. Purtroppo questo è un fenomeno crescente. Secondo me basterebbe un passaggio in più degli agenti a fine servizio. Quando i locali chiudono avere qualcuno che giri in città dando così un segno tangibile che le forze dell’ordine sono nei paraggi».
Via Zoppi è la strada che collega via Cavour e via Dante, due delle zone dei locali della notte. E proprio in via Cavour si stanno verificando diversi problemi: schiamazzi, risse, ancora atti vandalici. Lo sa molto bene Fiorenza Pelù, del bed and breakfast Cavour 33. Sotto il suo ingresso, il fine settimana, c’è letteralmente «un muro di ragazzini che urlano di continuo, si sdraiano in terra, danneggiano le auto. Stiamo pensando di creare un comitato con i residenti, perché la situazione è insostenibile. Via Cavour la notte è un far west, fino alle tre di notte non si dorme. E questo è un grande problema per me – spiega Pelù – perché non posso mettere le persone nelle stanze che si affacciano sulla strada. Qualche tempo fa un cliente che aveva prenotato per due giorni se n’è andato dopo la prima notte perché non aveva dormito. Chi poi il sabato sera va a cena fuori e rincasa per le 11 si ritrova davanti questo muro di ragazzini, ubriachi, che ti mettono in soggezione specie se hai bambini con te». Ma lo «scandalo», secondo lei, «sono i locali che vendono da bere ai minorenni, o che chiudono gli occhi davanti al 18enne che compra per gli amici. Sono anni che combattiamo per questa situazione ma non si è mosso mai nessuno. Che dobbiamo fare, prendere dei vigilantes? Non dobbiamo essere noi – dichiara l’albergatrice – a sopperire a questa paura».
“Paura” è la parola usata anche da Giuseppe Pieretti, di Pane e Pomodoro in via Dante. Lui, racconta, non vive questi problemi, vuoi anche per la clientela più grande d’età. Non di meno, conosce varie situazioni che si sono verificate e si stanno verificando. «Il centro di Massa non può essere infangato da questi episodi, sempre più frequenti. Ci sono attività – insiste – che vendono alcolici ai minorenni. E quindi con il mix dell’alcol, l’uso di droga e i comportamenti da branco ecco che i ragazzi sono fuori controllo. Io ho un figlio di 17 anni che il fine settimana sta a casa, perché in giro ci sono questi delinquenti. Loro stessi hanno paura». Allora, suggerisce, dopo la chiusura dei locali «dovrebbero esserci le forze dell’ordine a fare i controlli, mandando la gente a casa. Le persone che la sera vengono a Massa devono essere nella situazione di poter andare in giro tranquille».
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