Politica
Carrara, hashish e coca arrivano in autobus: l’ultima frontiera dello spaccio
Un autista: «Così mi sono accorto di come avviene lo scambio»
CARRARA. La tattica – anzi, la strategia – non è geniale ma è comunque pragmatica: se io spaccio droga in un luogo dove di solito non si piazzano sostanze stupefacenti, e dove non c’è possibilità che venga fermato dall’altolà di una pantera o di una gazzella, ci sta che la faccia franca. Dovrebbero aver “ragionato” grossomodo così gli spacciatori che hanno individuato negli autobus che si muovono sulle strade apuane una delle nuove “piazze” – per altro in movimento – per il loro business. Denunciato da un autista di Autolinee Toscane, la società che gestisce il servizio di pubblico trasporto anche a Massa-Carrara, il fenomeno è venuto alla luce ieri, durante un incontro in Prefettura – sollecitato da sindacalisti della Cgil e subito messo in agenda dall’ufficio territoriale di governo – dopo un episodio molto grave: parliamo del lancio di una pietra da parte di un uomo contro un mezzo che dal centro-città stava per immettersi nella discesa San Ceccardo; è avvenuto il 5 gennaio.
Il racconto
Linea 75 Carrara-Nazzano-Massa. Giuseppe Lazzarotti, dipendente di Autolinee Toscane e delegato dalla Filt Cgil a tenere i rapporti con la società, è alla guida di un autobus. «Alla fermata di via Provinciale-Nazzano sale un uomo. Va in fondo al mezzo. Saluta una persona. Poi alla fermata successiva, 150 metri dopo, scende». Non finisce qui. «Due fermate in avanti – racconta ancora – si ripropone la stessa scena: sale un uomo, va in fondo, dà la mano alla stessa persona, scambia qualche parola e, alla fermata successiva, scende. Mi sono chiesto: “Perché salire su un autobus per percorrere 150 metri; poi ho capito che stavano spacciando sull’autobus e, grazie anche alle segnalazioni dei miei colleghi che avevano notato “movimenti” simili, ho cominciato a prestarci attenzione».
I pendolari della bustina
Accade sulla Linea 75 Carrara-Nazzano-Massa, ma anche sulla Linea 72 Carrara-Fossone-Stazione ferroviaria-Avenza, sulla Linea 52 che da Carrara corre fino a Marinella: accade, insomma, lungo i percorsi “classici” che gli autobus percorrono in città, «tant’è – osserva l’autista – che non è facile indicare se succeda più frequentemente all’altezza di un abitato o di un quartiere piuttosto che altrove». Che fare? Adesso sia gli autisti di Autolinee Toscane che le forze dell’ordine stanno sull’avviso.
La pietra contro il bus
Si è parlato dunque anche di questo nuovo fenomeno nell’incontro che si è svolto ieri in seno alla Prefettura: il prefetto Guido Aprea e le rappresentanze della Questura hanno accolto i sindacalisti della Cgil – Giuseppe Lazzarotti ed Enrico Manfredi, segretario generale della Filt Cgil Massa-Carrara – la sindaca Serena Arrighi e l’assessora alla polizia municipale Elena Guadagni, insieme a carabinieri e guardia di finanza. L’incontro muove da una tragedia sfiorata: il 5 gennaio un uomo ha tirato una pietra contro un autobus in movimento – nel tratto finale di via Roma – mandando in frantumi il vetro anteriore della fiancata destra. Non è chiaro quale siano state le motivazioni: forse stava imprecando contro l’autista – che dopo lo stop di fronte al bar Giardino aveva ripreso la corsa – e probabilmente pretendeva che il mezzo venisse fermato di nuovo per poter salire. Le telecamere all’interno dell’autobus – che riprendono sia ciò che accade sul mezzo ma anche la strada – hanno ripreso tutta la scena. E Autolinee Toscane ha presentato denuncia: indagano i carabinieri.
Il patto
All’ordine del giorno dell’incontro a Palazzo Ducale ci sono state anche le aggressioni, verbali e fisiche, molto frequenti, agli autisti: «”Denunciate questi episodi», ha sollecitato il prefetto Aprea, riporta Lazzarotti. Che chiosa: «Siamo molto soddisfatti dell’incontro – nota – Prefettura, Questura e forze dell’ordine si sono mostrati molto sensibili al tema della sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico, ci hanno accolto e abbiamo interagito nel modo in cui ci auguravamo. Ne è sicuramente nata una nuova e ancora più fattiva collaborazione per la sicurezza del personale di Autolinee Toscane e per, ovviamente, la cittadinanza».
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