Chiude storica trattoria di Massa: così la città perde un pezzo di storia
Da 50 anni un pilastro della cucina apuana: l’annuncio sui social
MASSA. Non riaprirà la storica trattoria Piè de Cecchin di Massa. Dopo cinquant’anni di attività i titolari Guido Pucciarelli e la moglie Giuliana hanno deciso di chiudere i battenti del ristorante, nato come circolo e poi negli anni trasformato in una trattoria vera e propria che ha messo a tavola tanti massesi e visitatori alla ricerca della tradizione culinaria di questo territorio. A dare l’annuncio sono stati proprio i due titolari attraverso un messaggio comparso domenica sera sulla pagina social del ristorante.
Il messaggio
«Dopo quasi 50 anni dedicati con costanza e impegno a soddisfare il vostro palato noi ci fermiamo qui – recita la nota – ringraziamo tutti voi che avete condiviso con noi questo lungo cammino di vita, i paesani Castagnolesi, quelli che ci conoscono da sempre, che sono diventati amici, che ci conoscono da poco e quelli che sono arrivati tardi. E come non ricordare quelli che ci hanno lasciato purtroppo per sempre. Un grazie anche a chi, negli anni, ha collaborato per la buona riuscita del nostro lavoro, i nostri dipendenti, i consulenti e tutti i nostri fornitori di fiducia».
Tante le manifestazioni di affetto nei confronti della coppia di titolari e di un’attività che a lungo è stata un punto di riferimento per la cucina tradizionale massese, apprezzata per i suoi sapori genuini e per la cortesia del suo staff. «Non abbiamo mai cambiato niente in tanti anni di attività – racconta Guido Pucciarelli – non abbiamo mai avuto nemmeno l’insegna, la gente ci conosceva per il passaparola e ci ha sempre apprezzato. Siamo molto felici dell’affetto che ci stanno dimostrando i tanti clienti, ma la nostra è stata una scelta di vita. Non è stata dettata dalla crisi – chiarisce – con mia moglie ci stavamo pensando già da un annetto e ora ci è sembrato il momento più giusto per fare questo passo. Il 15 dicembre, come ogni anno, abbiamo chiuso per le ferie e già avevamo avvisato i clienti più affezionati che probabilmente non avremmo riaperto più».
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