Lunigiana, scende dall’auto e viene investito davanti a casa: morto l’imprenditore Mario Maffei
È successo a Monti di Licciana Nardi. L’uomo, 71 anni, era insegnante e titolare dell’Agriturismo Montagna Verde di Apella. Inutili i soccorsi
LICCIANA NARDI. È accaduta una vera tragedia a Licciana Nardi quando, nella serata di giovedì 14 novembre, una Fiat Doblò ha investito a Monti l’imprenditore Mario Maffei, 71 anni, proprio davanti a casa. Mario Maffei era un insegnante e tecnico di laboratorio nelle scuole della provincia, ma soprattutto titolare dell'Agriturismo Montagna Verde di Apella, primo albergo diffuso, porta del Parco Appennino, realtà d'eccellenza e d'avanguardia - imprenditoriale, ricettiva e produttiva.
L’attività imprenditoriale
A questo lui stesso, con la sua famiglia, si dedicava dal 1995 quando avviò l'impresa, decidendo non solo di aprire l'attività ma anche di recuperare l'intero patrimonio architettonico, storico, culturale e naturalistico dell'area - nel complesso un monastero con torre del 1000 a.C., poi ampliata in torre campanaria ed abbazia, castagneti e 600 ettari di riserva e molto altro ancora. Un'impresa innovativa specie se si considera l'epoca in cui questa è stata realizzata, forse il primo progetto di rigenerazione culturale e di comunità della Lunigiana (primo orto didattico, prima fattoria didattica, prima porta d'Appennino e della Mab eccetera). Una scommessa importante, riconosciuta e perseguita. Dai famigliari e in primis i figli Barbara e Luca: Barbara ingegnere, Luca dottore in economia, entrambi decisi presto a restare o tornare per l'azienda. Pochi giorni fa era comparso alle cronache per la sua battaglia contro l'impatto dei cinghiali su terreni ed agricoltura. In generale era sempre presente come volto, rappresentante dell'intero settore: per la resilienza, agricola e produttiva. Con il suo Montagna Verde, grazie alle capacità e all'attitudine imprenditoriale appunto di tutta la famiglia, aveva conquistato riscontri e successi ben oltre la Lunigiana - e in particolare in Italia ed Europa.
La tragedia e il dolore
Lascia l'amata moglie Carla, i figli Barbara e Luca, le nipoti Maria Sole e Costanza, oltre ai numerosi amici; in lutto, un’intera comunità. Di lui colpivano l’entusiasmo, la passione, la determinazione nel riuscire a portare avanti gli obiettivi, ma sempre con un sorriso, una buona parola per tutti. La tragedia è stata improvvisa, come detto proprio davanti a casa. Erano le 19,46 quando, dopo aver parcheggiato nei pressi di casa, sceso dall’auto a Monti (Ponte Bosio) è stato travolto e ucciso da una vettura, a quanto sembra trascinato per alcuni metri. Per lui non c’è stato scampo. Fra i primi ad accorrere i congiunti, sono stati chiamati i soccorsi ma non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul posto anche i carabinieri, per l’investitore scatterà l’accusa di omicidio colposo, ma sono in corso anche ulteriori accertamenti.