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Il caso

Vanity Fair: «A Marina di Massa scortesia e nessuna spiaggia libera». Ma il sindaco non ci sta: «Non si giudica un posto in 40 minuti»

di Ivan Zambelli

	La spiaggetta chiusa per amianto citata da Vanity Fair
La spiaggetta chiusa per amianto citata da Vanity Fair

Lettera di Francesco Persiani alla testata dopo l’articolo della giornalista Paola Manfredi che racconta la sua disavventura: «Ricostruzione infedele»

28 agosto 2024
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MASSA. Una spiacevole esperienza dentro uno stabilimento balneare di Marina di Massa, che per alcuni cittadini ha significato un danno di immagine per tutto il litorale. Se non altro perché a raccontare questa disavventura durata circa un’ora è stata la giornalista Paola Manfredi, in un articolo di Vanity Fair. Questo articolo ha fatto molto discutere, ma ha anche spinto il sindaco di Massa Francesco Persiani a scrivere una lettera di rimostranza alla testata giornalistica, perché, a detta sua, sarebbe stata descritta una realtà distorta.

La disavventura è avvenuta nei pressi della Turimar, dove la giornalista si era fermata per una pausa in attesa di ricaricare l’auto. Era l’ora di pranzo, ne ha approfittato per un pranzo al mare, per poi concedersi un tuffo in acqua. Per farla breve, la giornalista avrebbe ricevuto un brusco trattamento da parte dello staff dello stabilimento, per aver detto che dopo il pranzo avrebbe fatto un bagno in mare: prima seguita fino all’auto da un membro dello staff per avvisarla che non si poteva andare al tavolo bagnati, poi gli sguardi addosso per tutto il pasto. Andata via dallo stabilimento, è arrivata alla spiaggia libera nei pressi dell’ex colonia Torino. Spiaggia libera attrezzata (ovvero in parte di essa sono installati ombrelloni da affittare) che le ha suscitato un certo stupore data l’esiguità dell’arenile libero, ma anche per quello che poi scoprirà essere il vicino sito di bonifica davanti all’ex colonia, tutto recintato. Perché vedendo quella situazione la giornalista ha contattato la polizia municipale, sentendosi prima dire che in quell’area non esisterebbe una spiaggia libera e che l’area recintata è «la vecchia discarica dell’amianto».

Cosa che, detta in questi termini, suscita non poco stupore. Alla fine la giornalista Manfredi ha desistito dal fare il bagno e se n’è andata, raccontando questa brutta esperienza a Marina di Massa su Vanity Fair.

Oltre ai vari commenti tra chi ritiene verosimile e chi invece inverosimile l’accaduto, chi è rimasto risentito dal tono del racconto è il sindaco Francesco Persiani, che ha informato di aver scritto al giornale. Perché il giudizio espresso «non rappresenta in alcun modo la vera essenza del nostro territorio». Sintetizzando la lettera, Persiani scrive che «è davvero un caso eccezionale che in soli 40 minuti sia riuscita a collezionare una serie di disavventure che sembrano uscite da un film quasi comico: incontri spiacevoli, imprevisti assurdi e persone scortesi, che l’hanno spinta ad un giudizio così severo. Marina di Massa è nota per la sua ospitalità, la bellezza delle sue spiagge e la qualità dei suoi servizi. A volte il comportamento del singolo dipende da come ci si pone». Anche sulla discarica, il sindaco precisa essere un sito oggetto di bonifica, non una discarica. Ma indipendentemente da questo, continua Persiani, «si nota nel resoconto una sorta di libera narrazione frutto di una prevenzione ideologica che di un riscontro circostanziato e oggettivo dei fatti. Per cui 40 minuti è un lasso di tempo troppo limitato per farsi un’idea di un luogo e per esprimere un giudizio così tranchant», conclude il sindaco invitando la giornalista a tornare in zona, magari questa volta con più tempo, così da rivedere la sua opinione.


 

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