Il Tirreno

Carrara, l’addio a Dario Bernardini storico dirigente azzurro

Carrara, l’addio a Dario Bernardini storico dirigente azzurro<br type="_moz" />

Era stato imprenditore del marmo, aveva 86 anni

26 luglio 2024
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Carrara Lutto nel mondo delle imprese e dello sport, in particolare calcio ma anche della marineria, per la scomparsa di Dario Bernardini. Aveva 86 anni, lascia la moglie Marta, i figli Lorenzo, Davide e Annalisa. Dario Bernardini è conosciuto sopattutto perché nei primissimi Anni 80, insieme ad altri colleghi, aveva dato vita a un gruppo dirigenziale degli azzurri che, sotto la guida di Gianfranco Cecchinelli presidente e Menotti Gaspari vice, aveva portato alla promozione in C1 e poi a sfiorare la serie B nell’82-83, oltre a vincere la Coppa Italia. Avevano risposto all’appello di Giulio Conti, presidente all’epoca dell’Internazionale Marmi e Macchine, e i vari Fiorini, Puglione, Renato Pirotta, Locati Luciani, Dario Violi, Pietro Bacciola, Luigi Bertani, Robert Nicolai, Luciano Grassi ovviamente che poi divenne presidente (e probabilmente dimentichiamo qualcuno, ce ne scusiamo), entrarono subito o successivamente per dar man forte a Cecchinelli e Gaspari e risollevare la squadra. Come raccontano i familiari, anche quando, nell’86, quella straordinaria esperienza si concluse (rimasero in società Grassi, Gaspari, Violi e Nicolai), Dario Bernardini continutò a seguire con passione le sorti della squadra. Ha fatto in tempo a festeggiare la promozione in B, anche se già al Noa, poi purtroppo in questo mese le sue condizioni di salute sono peggiorate, fino al decesso, all’ospedale di Fivizzano. Le esequie sono a Palestrina, suo comune di origine in provincia di Roma. Bernardini è stato un imprenditore che davvero si è fatto da solo: con il padre, marmista, frequentava Carrara per acquistare il marmo, e d’estate passava qui le vacanze, aveva sui 17 anni quando decise di fermarsi, qui conobbe la moglie Marta, e con spirito imprenditoriale realizzò una segheria in via Ilice e poi divenne titolare della cava Battaglino. Le sue passioni erano la famiglia, il lavoro, la Carrarese; poi, per un certo periodo, aveva avuto anche una barca che teneva al Club Nautico, e ovunque si è fatto conoscere per il carattere gioviale, sorridente, sempre una parola buona per tutti.

In molti hanno espresso cordoglio e dolore, fra questi l’ex presidente della Carrarese Luciano Grassi e l’ex diretore generale e amministratore delegato degli azzurri Walter Devoti, nel ricordo di una persona sempre corretta e professionale.l

M.B.

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