Il tartufo bianco ha una nuova casa in Toscana: la Lunigiana diventa zona geografica di provenienza
Si aggiunge alle altre sei aree già individuate in Regione
MASSA-CARRARA. Nasce in Toscana una nuova zona geografica di provenienza del tartufo bianco della Lunigiana nei territori dei comuni di Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca in Lunigiana e Zeri. La proposta di delibera illustrata dal presidente della commissione Sviluppo economico Gianni Anselmi (Pd) è stata approvata all'unanimità dall'aula regionale della Toscana con 33 voti a favore.
Le altre sei zone toscane di provenienza
«La zona - ha spiegato - si va ad aggiungere a quelle già esistenti che riguardano il casentino, le colline sanminiatesi, le crete senesi, il Mugello, la Val Tiberina e la Lucchesia. L'istruttoria si è conclusa in modo positivo e un'indagine del dipartimento Scienze della vita dell'Università degli studi di Siena ha confermato la presenza della tartufaia nei comuni interessati».
La nuova area viene istituita ai sensi dell'art. 15 della L.R. 50/1995 sulle "Norme per la raccolta, coltivazione e commercio di tartufi freschi e conservati destinati al consumo e per la tutela e valorizzazione degli ecosistemi tartufigeni" che prevede che la Giunta regionale possa proporre al Consiglio l'istituzione di nuove zone geografiche di provenienza del prodotto con la relativa delimitazione con l'obiettivo di qualificare la produzione regionale tartuficola e far conoscere al consumatore la provenienza del prodotto.