Il Tirreno

Il lutto

Carrara, addio all’infermiera e caposala sempre in prima linea nella lotta per i diritti


	Lia Dell'Amico con il fratello, Evandro
Lia Dell'Amico con il fratello, Evandro

Il ricordo del fratello: «Una donna di valori, ha sempre anteposto la dignità della persona umana, da infermiera, da femminista, da antifascista»

24 luglio 2024
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CARRARA. Lutto per la scomparsa di Lia Dell’Amico, 67 anni, apprezzata infermiera da poco in pensione. Cordoglio è stato espresso anche dall’Azienda Usl Toscana Nord ovest e in particolare dai colleghi della Zona distretto delle Apuane e da tutti coloro che hanno lavorato con lei. «Persona dall’animo gentile e disponibile, Lia si è occupata per anni del coordinamento infermieristico dell’Utic-Cardiologia di Carrara, prima del suo recente pensionamento».

Il ricordo del fratello

Un ricordo commosso lo ha scritto il fratello Evandro, scrittore e storico, che, ricorda, con la sorella Lia ha vissuto «un legame di sangue e di profondo affetto, per 67 anni». E aggiunge: «Nati in viale Potrignano a Carrara, nel 1959 ci siamo trasferiti nelle case popolari di Via Milazzo 10/b Fossola, ove per oltre 20 anni abbiamo vissuto assieme ai nostri genitori, Bruno e Renata. Abbiamo condiviso, da studenti, i fermenti del ‘68 e dintorni, abbiamo lottato sindacalmente per l’ottenimento di giusti diritti, militando nella Cgil di Massa-Carrara e abbiamo coltivato assieme l’eredità e la memoria storica contenuta nella Cineteca Bruno Dell’Amico. Lia, donna di valori, ha sempre anteposto, in un unicum, la dignità della persona umana, da infermiera, da femminista, da antifascista. Da operatrice sanitaria nel Servizio sanitario, salda ai fondamenti scientifici, ha anche voluto frequentare corsi specifici, in discipline olistiche e di medicina alternativa. Si è cimentata, negli ultimi anni, anche in attività teatrali. Trovo ingiusto e innaturale che, di cinque anni più giovane di me, mi abbia così bruscamente anticipato nell’aldilà, per un male incurabile con cui abbiamo lottato assieme, con tutta la famiglia, per nove mesi».

«Ha dedicato la vita alla salute dei cittadini»

E continua: «Per lei che tanto aveva dedicato la sua vita alla tutela della salute dei cittadini a Massa-Carrara, come infermiera e capo sala, prima in Psichiatria, poi in Fisica Sanitaria, poi nel Centro di sterilizzazione e poi come capo sala nelle specialità cardiologiche e chirurgiche ambulatoriali del Monoblocco, è stato un lungo calvario di cura. Ringrazio, a nome di tutta la famiglia, gli operatori della Ginecologia dell’Ospedale S.Chiara di Pisa, i chirurghi Perutelli e Caprili, gli operatori dell’Oncologia apuana, la Dr.ssa Chiara Valsuani e il Direttore U.O. Andrea Mambrini, il Medico di Famiglia Dr.ssa Chiara Sarti. Un ringraziamento alle infermiere dell’Assistenza Domiciliare Integrata di Massa e in particolare a Maria Del Fiandra che con professionalità e umanità l’hanno curata per otto mesi. Un ringraziamento speciale al Dr. Rocco Damone, Direttore dei Servizi Ospedalieri Aoup Pisana ed al Dr. Giuliano Biselli, Direttore della Rete Ospedaliera Azienda Usl Toscana Nordovest che ci hanno supportato, come amici di lunga data, nel tribolato percorso terapeutico. Un affettuoso, doveroso grazie alle amiche infermiere e caposala, in pensione e in attività, che l’hanno seguita, da Chiara Bernieri a Carla Ferrari, da Michela Passalacqua, a Maura Brizzi ed al Medico Nutrizionista Anna Trabucchi che, assieme all’infermiere Giorgio Fabbricotti, con grande compartecipazione emotiva, l’hanno costantemente seguita durante tutti i ricoveri, da Pisa, al Noa, all'Hospice della Don Gnocchi di Marina di Massa, ove Lia è deceduta la mattina del 23 luglio 2024».

L’ultimo saluto

«Esprimo amore infinito per la caregiver principale di Lia, mia moglie, Maria Grazia Bonfigli, infermiera “storica” della Pediatria di Massa, che, da neopensionata, ha preso in carico, al nostro domicilio, 24 ore su 24 ore, la cognata e amica Lia. Esprimo le mie condoglianze al collega amministrativo Alessandro Buffoni, convivente con Lia. Esprimo incoraggiamento a mio nipote Jstvan Fabbricotti e alla sua famiglia ad affrontare l’inconsolabile perdita. Ringrazio tutti, parenti e amici che si sono stretti e si stringeranno a noi all'Hospice e nelle successive esequie al Cimitero di Turigliano, a Carrara, alle ore 10 di giovedì 25 luglio. Ringrazio anche mia figlia Letizia, accorsa a precipizio da Livorno, ove lavora, a supportarci, come medico, appena saputa la notizia della morte che ha sconvolto tutti noi, per il brusco epilogo. Una luce della mia vita si è spenta il 23 luglio 2024. Ma ho la certezza che rimarrà sempre acceso, nella mente e nel cuore il ricordo di Lia in tutti coloro che le hanno voluto bene», conclude Evandro Dell’Amico.

Le donazioni ad Airc

Il presidente della Fondazione Crc e chirurgo, Enrico Isoppi, ha ricordato commosso di avere avuto l’onore di averla come caposala in Chirurgia ambulatoriale polispecialistica. La famiglia invita se possibile a fare donazioni all’Airc, in memoria di Lia Dell’Amico, collegandosi al sito airc.it.

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