Il Tirreno

Report, stasera domenica 21 aprile su Raitre la puntata sul marmo di Carrara aprirà la trasmissione della nuova stagione

Report, stasera domenica 21 aprile su Raitre la puntata sul marmo di Carrara aprirà la trasmissione della nuova stagione<br type="_moz" />

Ieri, sabato 20  pubblicate altre due anticipazioni: una relativa ai contenziosi secolari, l’altra, con un filmato, sulle problematiche legate alla marmettola e al rischio alluvioni

21 aprile 2024
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Carrara “Il marmo è perpetuo” è il titolo provvisorio (potrebbe cambiare) dell’inchiesta di Bernardo Iovene (collaborazione di Lidia Galeazzo e Greta Orsi, immagini di Paco Sannino, grafiche di Federico Ajello) che questa sera alle 20,55 aprirà la puntata della nuova stagione di Report. Ieri, sul sito della popolare trasmissione di Raitre condotta da Sigfrido Ranucci, sono uscite ben due anticipazioni. La prima, con solo testo: «Il marmo di Carrara è una risorsa dal valore incalcolabile, ma il suo sfruttamento ha lasciato un'impronta devastante sull'ambiente e ha generato conflitti secolari riguardo alle concessioni. Ancora oggi, la diatriba è su una frase contenuta nell’editto di Maria Teresa Cybo Malaspina, Duchessa di Massa Carrara che, nel lontano 1751, concedeva ai possessori delle cave un presunto diritto perpetuo di estrazione e di proprietà. I tentativi del Comune e della Regione Toscana di normare la situazione non hanno prodotto risultati, se non ricorsi e cause civili che hanno visto prevalere gli imprenditori, che a tutt’oggi possiedono il 30% delle cave di Carrara, non pagano la concessione, creando un danno al comune di 4 milioni di euro l’anno. Di recente, gli imprenditori che gestiscono il restante 70% delle cave hanno firmato una convenzione con il Comune, obbligati dalla legge regionale del 2015, che prevede gare pubbliche ogni 25 anni ma solo dal 2042. E il giorno successivo alla firma, gli stessi imprenditori hanno avviato azioni legali per rivendicare il presunto diritto perpetuo menzionato nell'Editto del 1751. È una storia infinita, che si svolge in un territorio dove le imprese del settore traggono guadagni milionari con un numero esiguo di dipendenti e margini di profitto che superano (in alcuni casi, aggiungiamo noi, ndr) il 50% del fatturato. Un’anomalia assoluta in ambito industriale dove le aziende normalmente hanno un margine di profitto molto inferiore».

Un’altra anticipazione, con le immagini, riaccende i riflettori sulla marmettola che arriva nei corsi d'acqua. E si osserva: «Gli alpinisti e speleologi dell'associazione Apuane libere hanno filmato tantissime irregolarità: "La marmettola è un rifiuto speciale, andrebbe raccolto nelle vasche per essere poi smaltita, ma ha un costo", affermano. Spesso viene, invece, sversato lungo il pendio dei monti e dei torrenti oppure finisce nelle fratture che corrispondono alle cavità carsiche determinate dall'estrazione. "Possiamo dire con assoluta sicurezza che le cave sono una fabbrica di alluvioni. A volte è bianco per la marmettola, a volte è marrone per le terre che vengono dei ravaneti e a volte è caffellatte. Dall'inizio del secolo quattro alluvioni e siamo nel 24. Nel secolo scorso ci sono state quattro alluvioni in tutto il secolo", racconta Giuseppe Sansoni, biologo di Legambiente Carrara.

Impressionanti le immagini nelle quali si fa vedere la marmettola accumulata nel Carrione oppure quella stoccata al monte, nella quale si vede, sotto il primo strato, la presenza di oli. Le immagini mostrano anche immagini degli alpinisti dell’associazione Apuane libere in cavità e grotte carsiche. Intervistato anche Gianluca Briccolani, presidente dell’associazione Apuane Libere, che ha raccontato di aver presentato 55 denunce, ma di aver ricevuto molte querele.l

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