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Carrara, l’assessore Lattanzi: «Conti ok ma villa Ceci non è la priorità»

di Massimo Braglia
Carrara, l’assessore Lattanzi: «Conti ok ma villa Ceci non è la priorità»

L’intervista all’uomo delle finanze della nuova giunta. «La Tari diminuirà e sono allo studio sgravi per i cittadini»

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CARRARA. Con il nuovo assessore al bilancio, l’avvocato Mario Lattanzi, tastiamo il polso alle finanze cittadine. Il punto di partenza sono le dichiarazioni del maggio scorso del vicesindaco della giunta grillina, Matteo Martinelli, il quale riferì in una conferenza stampa di incremento del gettito del settore lapideo e riordino generale dei conti, e che questi due elementi aprivano interessanti prospettive.

Assessore Mario Lattanzi, il suo predecessore pochi mesi fa, nel maggio scorso, ha spiegato in conferenza stampa che ci sarebbero risorse per comprare Villa Ceci, lei come ha trovato i conti?

«Conosco da tempo il mio predecessore Matteo Martinelli e lo stimo, perché è persona che ha sempre lavorato con professionalità. Come già detto in precedenza, i conti sono in linea con quanto dichiarato da Martinelli e per questo colgo l’occasione per ringraziare anche il dirigente Germiniasi, per il lavoro svolto. Relativamente a Villa Ceci, non rientra tra gli obiettivi immediati dell’Amministrazione».

Come pensate di utilizzare questi fondi?

«Anzitutto occorre specificare che i fondi a cui ci si riferiva hanno una destinazione vincolata e quindi non possono essere utilizzati in modo discrezionale. Non possiamo poi tacere il fatto che quanto accaduto lo scorso 18 agosto ha spostato diversi equilibri e ci ha messo di fronte a nuove priorità. In questo momento sono ancora in corso gli interventi per la messa in sicurezza dei parchi e delle strade, poi ci sarà da ricostruire sulle macerie lasciate dalla tempesta. Nei prossimi mesi dovremo mettere mano anzitutto a un piano del verde con il quale ridisegnare le nostre pinete, le nostre strade e le nostre piazze, ma avremo anche l’occasione di ripensare la città con interventi sul decoro e l’arredo urbano. Per fare ciò le risorse che abbiamo da parte potranno sicuramente tornarci molto utili così come lo saranno per intervenire sulla gestione del patrimonio comunale. In questo caso a stimolarci sono i continui rincari sulle materie prime che si sono tradotti e purtroppo da quanto sembra continueranno a tradursi in importanti aumenti nel costo delle bollette, per questo c’è da intervenire in maniera decisa sull’efficientamento energetico degli edifici comunali».

In campagna elettorale era stata ventilata la possibilità di stilare un bilancio ad hoc relativo alla destinazione degli introiti legati al lapideo: sarà così?

«L’interesse dell’amministrazione è quello di garantire trasparenza, perché è pieno diritto dei nostri cittadini capire come vengono investiti i fondi del marmo. In ogni caso in sede di rendiconto è evidenziato un prospetto relativo all'utilizzo in ciascuno anno».

Altra ipotesi della campagna elettorale: con una parte dei soldi del lapideo la cui destinazione non è vincolata, provare a fare sgravi sulle rette delle scuole e in genere nel settore sociale, è ancora valida l'idea?

«L’idea è tutt’oggi valida. Sono allo studio dell’amministrazione alcune soluzioni da attuare nel più breve tempo possibile. In sede di bilancio previsione 2023 l'amministrazione nel rispetto dell'equilibrio generale di bilancio valuterà le diverse possibilità. Più in generale, va detto che il mondo del marmo è la spina dorsale della nostra città, conseguentemente, l’argomento non riveste solo aspetti economici, ma anche sociali. L’alleggerimento delle rette scolastiche o un supporto per la rete sociale potrebbero quindi essere benefici a vantaggio dei cittadini, così come andranno valutate anche altre eventuali ricadute positive per la collettività. Il tutto, però, in una dimensione di equilibrio tra i protagonisti del settore».

Su addizionale Irpef, Tari e Imu sarete costretti a intervenire al rialzo o questi tributi resteranno invariati o addirittura potranno diminuire?

«Sull’addizionale Irpef e sull’Imu è presto per poter esporsi ed è difficile, ad oggi, fare previsioni. I rincari ad oggi non sono quindi ipotizzabili. Relativamente alla Tari, invece, si può anticipare che il Piano Economico e Finanziario 2022-25 validato da Ato prevede già una lieve diminuzione per il 2023. Va detto grazie anche al comportamento virtuoso dei cittadini e anche al lavoro di Nausicaa e dei suoi dipendenti, le percentuali di raccolta differenziata stanno aumentando, con diminuzione dell’indifferenziato, ossia della frazione più onerosa come costi di smaltimento. Ciò significa che quello che viene raccolto è sempre meno un rifiuto e sempre più una risorsa».

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