Il Tirreno

MASSA. L'imprenditore Emanuele Ricciardi esce allo scoperto, rimane nel Partito Democratico, sta con Matteo Renzi e incalza il sindaco di Massa Alessandro Volpi su alcuni temi e progetti mai realizzati in città.

Ricciardi, che a Volpi aveva dato – così dichiara – tutto il suo sostegno in campagna elettorale oggi confessa di essere parecchio deluso: «Avrei dovuto aiutarlo a promuovere alcuni progetti per lo sviluppo della città, questi erano i patti, senza chiedergli nulla in cambio. Dovevamo lavorare insieme. Non è stato più possibile farlo ed io adesso non vedo più possibile la sua riconferma a sindaco nel 2018».

Ricciardi parla di un sindaco "che si sta isolando e che non è capace di lavorare in team con la sua amministrazione" e gli ricorda i progetti mai avviati, di cui c'erano anche le coperture economiche. «Avevamo intrapreso con il titolare dell'Astor, Giuliano Scarpellini, un percorso per riportare il cinema in centro città. Avevamo delle buone idee e c'erano tutti gli estremi economici per realizzarle. Sembrò un'ottima occasione per rilanciare l'economia del centro, ma anche questa è rimasta inattesa e la città ne soffre; da anni dico al sindaco- continua Ricciardi- che l'Evam va riformata in maniera adeguata. Gli avevo indicato un progetto fattibile, che avrebbe interessato albergatori, ristoratori e balneari e che avrebbe portato, oltre al rilancio dell'azienda, anche alla pulizia delle acque del mare, con l'installazione di mini depuratori ad ogni torrente. Anche in questo caso non sono stato ascoltato». Ancora: «Il palazzetto dello sport andava pensato altrove, non in una zona in cui confligge con lo stadio e in un'area a rischio industriale. Ad esempio la zona delle piscine comunali, sul viale Roma, dove esistono gli spazi, dove c'è già un'area sportiva e si poteva creare un centro polifunzionale».

Ricciardi sembra volersi sganciare dal primo cittadino e annuncia «Sto organizzando un incontro pubblico dove spiegheremo nel dettaglio alcuni progetti per la città. Il Pd reagirà a prescindere dalla collocazione che Volpi deciderà di occupare».