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GhiviBorgo: farro, gol e magia. Dal benvenuto gastronomico alla goleada da record al Livorno


	Il benvenuto gastronomico e l'esultanza dopo un gol (foto Nucci)
Il benvenuto gastronomico e l'esultanza dopo un gol (foto Nucci)

I colchoneros della Valle del Serchio a valanga sulla capolista, travolta con un roboante 7-1. Gori assatanato quando vede amaranto. Prima del match assaggi delle prelibatezze locali

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COREGLIA. Difficilmente in Valle del Serchio si potrà vivere un altro momento sportivo così bello. A fare questo regalo alla comunità di Ghivizzano e dintorni è il gruppo di Bellazzini, che stende il Livorno con il roboante risultato di 7-1, facendo perfino meglio di quanto avvenuto nella gara di andata. Se a novembre all’Ardenza, il Livorno aveva avuto comunque il merito di creare occasioni da rete, cedendo il passo agli avversari nel finale, stavolta il gioco dei ragazzi di Bellazzini è da applausi.

Già al settimo minuto i locali sono avanti: Gori sfrutta al meglio un’uscita errata dalla difesa di Risaliti e può involarsi verso Tani battuto in un duello ravvicinato. Il Livorno è in palla e dopo una pressione costante verso la trequarti avversaria, al 20’ perviene al pareggio. Segna Rossetti dall’area piccola grazie all’assist di Malva. Ma la consapevolezza della capolista di essere in partita dura solo due minuti. Il GhiviBorgo torna in vantaggio al 22’ e da qui in poi ci sono occasioni da ambo le parti, ma sono certamente maggiori e da applausi quelle dei locali.

Quando vede il Livorno, Gori diventa assatanato di gol e riporta in vantaggio i suoi controllando un lancio dalle retrovie e infilando un Tani incerto nell’uscita. Protesta il Livorno per una possibile spinta su Borri. Ma la qualità del gioco dei ragazzi di Bellazzini spegne presto anche la rabbia. Dopo un salvataggio di Conti sulla linea (tiro di Malva) ecco ancora una occasione per Gori e il successivo gol di Nottoli, bravo ad accentrarsi (42’) per poi confezionare un pallonetto delizioso che scavalca il portiere e si infila in rete. Indiani si gioca la carta di Russo, trasformando il modulo in un 4-3-3 aggressivo, ma non cambiano le sorti del match. Anzi, il Livorno concede ancora spazio a Nottoli (bravo Tani al 3’ della ripresa) e a Signorini (palo). Al 10’ c’è gloria anche per Fischer, ben servito da Nottoli.

Il GhiviBorgo concede qualcosa (Calvosa al 13’ colpisce una traversa) ma quando attacca è micidiale cosicché Signorini in contropiede segna il quinto gol (16’). I cambi di Bellazzini mantengono alti i ritmi dei locali: così arrivano la sesta rete di Noccioli (chirurgico diagonale). Nello show prova ad essere protagonista anche Bifini (rovesciata su cui Tani sventa in angolo) mentre è protagonista il difensore Conti che porta a sette le reti del GhiviBorgo uscito tra gli applausi.

Cosa imputare al Livorno? Le squadre venute a Ghivizzano hanno preso punti difendendo con folta mediana e arginando Nottoli e Vari. Il Livorno è venuto con atteggiamento da capolista ed è stato punito dal possesso palla dei ragazzi di Bellazzini, praticamente perfetto. Dare tutte le colpe a Indiani è eccessivo: la Lega Pro resta a un passo e lo conferma il fatto che il folto pubblico labronico ha continuato a cantare e sventolare i vessilli amaranto. Prima del match, i tifosi livornesi sono stati accolti da un gustoso benvenuto a base di farro e di altri prodotti tipici. Visto il risultato, non tutti l’avranno digerito bene. 

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