Il Tirreno

Lucca

L'inchiesta

Lucca, scarcerati i due minorenni che accoltellarono un uomo per averli rimproverati. Uno si era scusato

di Pietro Barghigiani
Lucca, scarcerati i due minorenni che accoltellarono un uomo per averli rimproverati. Uno si era scusato

Cade l’accusa di tentato omicidio dopo la consulenza del medico legale, il reato passa a lesioni aggravate

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LUCCA. Sono tornati in libertà i due ragazzi arrestati a fine novembre con l’accusa di tentato omicidio per aver accoltellato un 62enne che li aveva rimproverati dopo averli visti danneggiare una staccionata nei pressi della sua abitazione di sera nella frazione di Massa Pisana.

La libertà

Dopo aver trascorso diversi mesi nelle celle dell’istituto penale per minorenni di Firenze, i due amici di 15 e 16 anni sono stati scarcerati. E in parallelo alla revoca della misura cautelare detentiva nei loro confronti è caduta anche l’accusa di tentato omicidio.

No tentato omicidio

Il reato è stato derubricato in lesioni personali aggravate dall’uso dell’arma, un coltello che al momento dell’arresto dissero ai carabinieri di aver trovato in strada. Una posizione alleggerita a livello giudiziario, ma che non sposta la gravità dell’azione innescata per un richiamo a non fare i teppisti.

Medico legale

I due sono usciti dal carcere minorile senza dover osservare particolari obblighi. A far decidere il gip del Tribunale per i minorenni per la revoca della custodia in cella è stata la consulenza del medico legale del pm che ha per lesività e dinamica avrebbe escluso i requisiti per far scattare l’accusa di tentato omicidio.

Fuga e fermo

Fermati dai carabinieri a casa di un’amica poche ore dopo l’aggressione finita nel sangue la sera del 25 novembre in del Pino e Casacce a Massa Pisana, i due ragazzi residenti nella periferia di Lucca non avevano saputo dare un senso a quell’aggressione innescata da un semplice richiamo a non comportarsi da vandali.

Le scuse di uno

Il 16enne, sentito dal giudice, aveva chiesto scusa, dicendosi dispiaciuto per quello che era successo. Il 15enne, ritenuto l’autore materiale delle due coltellate all’addome del dirigente d’azienda, era rimasto in silenzio.

Operato d’urgenza al San Luca per lesioni a stomaco e fegato, il 62enne aveva rischiato la vita. E a vedere a vedere il coltello usato per colpirlo in una sequenza di due colpi sferrati all’improvviso è ragionevole pensare a un mezzo miracolo.

Coltello di 20 cm

Un’arma bianca di 20 centimetri di cui 10 di lama usata per ferire l’uomo non a una gamba, ma in una zona con organi vitali. Nella fuga i due erano andati fino alla frazione di Guamo, nell’area industriale di Capannori. E qui avevano abbandonato in via di Vorno il coltello cercando di occultarlo con del fogliame.




 

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