Il delitto
Truffa dei falsi incidenti a Lucca, in tredici rinviati a giudizio: chi sono, le accuse e come agivano
Due assolte, un condannato e diversi imputati messi alla prova. Per quattro contestata anche l’associazione a delinquere. Coinvolti anche un ex poliziotto e un’avvocata di Empoli
LUCCA. Un’inchiesta arrivata a contare 30 indagati con ruoli diversi tra chi pensava ad architettare, secondo l’accusa, le truffe alle assicurazioni e chi si prestava a simulare incidenti più o meno gonfiati per incassare i risarcimenti. La scrematura è arrivata con l’udienza preliminare davanti al gip che si è conclusa con 13 rinvii a giudizio, due assoluzioni, una condanna e sei sentenze di proscioglimento. Altre posizioni sono state definite tra messa alla prova ed estinzione del reato per riparazione del danno. La prima udienza è fissata per il 5 giugno davanti alla sezione collegiale del Tribunale.
Il sistema
Le indagini dei carabinieri avevano portato a definire diversi episodi di sinistri stradali ritenuti truffaldini nei confronti delle compagnie assicurative. Importi non altissimi, ma ripetuti nel tempo tra Lucca e la Piana. Qualche migliaio di euro da spartirsi tra gli ispiratori del presunto raggiro e chi ci aveva messo la faccia e l’auto incidentata. Nel corso dell’udienza preliminare è stato dimostrato che in un caso la persona finita davanti al giudice era all’oscuro della truffa e che avevano usato il suo nome per incassare il risarcimento. Il periodo preso in esame va dal 2019 al 2020.
Le sentenze
Hanno scelto il rito abbreviato l’ex poliziotto Amedeo Cutuli, 62 anni, di Lucca, condannato a 4 mesi con la condizionale. Assolte la moglie Lilia Lunardi e la figlia Lodovica, residenti a Camaiore.
A processo
Giuseppe Salerno, 77 anni, Cirò Marina; Cataldo Antonio Anania, 60 anni, di Marlia; Angelo Ferlenda, 567anni, di Zone; Valentina Centi, 50 anni, di Fucecchio, avvocato con studio a Empoli; Moira Giusti, 45 anni, di Lucca, domiciliata a Marlia, compagna di Anania; Lucia Fabrizi, 60 anni, di Segromigno in Monte; Silvio Martinelli, 50 anni, di San Colombano; Antonio Scherzi, 49 anni, di Altopascio; Raffaele Auriemma, 58 anni, di Lucca; Alfredo Bertolucci, 72 anni, di Porcari; Anna Bertolucci, 28 anni, di Porcari; Maria Rosaria Scaduto, 64 anni, di Empoli; Rosa Tania Fortunato, 50 anni, di Lucca; Francesco Todoro, 57 anni, di Lammari; Rosaria Vecchio, 51 anni, di Segromigno in Piano.
Le accuse
Cataldo Anania, Giusti, Centi e Ferlenda sono gli unici a dover rispondere di associazione a delinquere per gli incidenti ritenuti dalla Procura fittizi tra tentati e consumati. Nella prospettazione accusatoria Anania era il promotore del sistema; l’avvocata Centi dava il supporto legale nelle pratiche e nelle comunicazioni con le assicurazioni; Giusti provvedeva a reperire le persone per creare gli incidenti fasulli. Ferlenda, collaboratore di Anania, avrebbe poi indotto Salerno ad autoaccusarsi di un omicidio stradale (Matteo Ferlenda, ndr) il 17 febbraio 2019 a Capannori. Ferlenda, Anania e Centi sono accusati anche di intralcio alla giustizia in concorso e Salerno per autocalunnia. Gli altri imputati sono coinvolti come beneficiari formali dei risarcimenti frutto degli incidenti che per l’accusa sono esistiti solo sulla carta.
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