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Lucca, bufera Lega: vertici del partito vogliono la revoca di Minniti


	L'assessore Giovanni Minniti
L'assessore Giovanni Minniti

Con una mail al sindaco chiedono la rimozione immediata dell’assessore

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LUCCA. Bufera Lega, i vertici locali del partito chiedono al sindaco di rimuovere l’assessore Minniti dall’incarico.

Non sembra destinata a rasserenarsi la tempesta in seno al partito di Salvini. Tutto nasce dalla gestione della vicenda Antraccoli per un progetto legato all’emergenza abitativa. Una gestione che i vertici locali del Carroccio reputano cattiva per numero e tipologia degli ospiti, nonché per gli importi. Le responsabilità sono state addossate a Giovanni Minniti (Lega), che avendo la delega al Sociale era deputato a seguire la vicenda. Mercoledì pomeriggio a palazzo Orsetti si è tenuto un incontro alla presenza del sindaco Mario Pardini, tra il coordinatore comunale della Lega Salvadore Bartolomei, quello provinciale Riccardo Cavirani e l’assessore Minniti. Nel corso della riunione sono state ascoltate le spiegazioni fornite dall’assessore. Parole che non hanno convinto i vertici locali del partito: dopo aver fatto alcune verifiche su quanto ascoltato, Cavirani e Bartolomei hanno deciso di agire, inviando una mail al sindaco in cui chiedono la rimozione immediata di Minniti dall’incarico di assessore. La palla ora è in mano a Pardini che, ieri alle 17, ha incontrato i tre consiglieri della Lega i quali hanno ribadito la richiesta di sollevare Minniti dall’incarico. Cosa che il sindaco, a quanto risulta al Tirreno, farà tra qualche giorno, dopo un breve viaggio all’estero. Da palazzo Orsetti non confermano e non smentiscono questa ricostruzione, limitandosi a dire che quando ci saranno notizie ufficiali, saranno comunicate.

Sulla questione, torna anche il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini: «La determinazione del Comune, a firma del dirigente Lino Paoli ed avente ad oggetto la convenzione tra lo stesso Comune e l’Arciconfraternita di Misericordia riguardante la gestione dell’attività di accoglienza temporanea rivolte a persone senza dimora e in condizione di grave deprivazione materiale, deve essere immediatamente revocata o annullata e comunque non applicata perché non corrisponde ai patti che erano intercorsi con la popolazione di Antraccoli dove sorge l’unità abitativa della Misericordia e perché quello stesso immobile non è adeguato ad accogliere un numero elevato di persone – questa volta si parla di 24 persone –. Ancora una volta – come accadde già con il progetto Cas – si è proceduto “alla zitta”, senza una interlocuzione con i residenti e, a quanto pare, senza che ne sapesse nulla nemmeno nessuno fra i consiglieri comunali – tantomeno il gruppo della Lega – e ciò malgrado si tratti anche di somme economiche davvero importanti. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico».

«Mi immagino l’imbarazzo dell’assessore competente – prosegue Baldini – già in difficoltà al tempo del progetto Cas per i migranti, e al quale non sfugge quanto il tema della sicurezza delle nostre comunità sia a fondamento dei programmi elettorali della Lega. Peraltro la determinazione dirigenziale, laddove non fosse riscritta, sarebbe passibile di impugnazione sotto più profili di potenziale illegittimità. Mi auguro che, già nelle prossime ore e senza ulteriore indugi, si dia luogo a una risposta chiara a questo brutto pasticcio e alle azioni opportune, peraltro già formalmente richieste dagli organi rappresentativi della Lega di Lucca». l

G. P.

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