Tesla crolla a Wall Street, male le borse europee e il bitcoin cala a 80mila dollari: il peso dei dazi
L’azienda di Musk perde nel 2025 oltre il 40%. In calo i prezzi di tutti gli investimenti
Wall Street prosegue in forte calo, con l'aggravarsi del sell-off sul Nasdaq, che cede il 3,58% a 17.545,56 punti. In forte calo anche l'S&P 500 che scivola dell'1,95% a 5.657,38 punti, mentre il Dow Jones cede lo 0,82% a 42.450,02 punti. Nvidia è scesa di un altro 4%, portando la sua perdita per l'anno in corso al 19,5%. Si tratta di un forte calo rispetto all'impennata di quasi l'820% registrata nel 2023 e nel 2024.
Il crollo di Tesla
Tesla di Elon Musk è scesa dell'8,9%, portando la sua perdita per il 2025 a oltre il 40%. Dopo aver ricevuto un'iniziale spinta post-elettorale grazie alle speranze che la stretta relazione tra Musk e Trump avrebbe aiutato l'azienda di veicoli elettrici, il titolo è poi crollato a causa delle preoccupazioni che il suo marchio si sia intrecciato con Musk.
Il “peso” dei dazi
L'S&P 500 è in procinto di registrare la settima oscillazione superiore all'1%, in rialzo o in ribasso, negli ultimi otto giorni, a seguito di un periodo spaventoso dominato dai dazi di Trump. Il timore è che le tariffe possano danneggiare direttamente l'economia o che creino un'incertezza tale da portare le aziende e i consumatori statunitensi alla paralisi. L'S&P 500 è sceso del 7,8% dai massimi storici raggiunti il 19 febbraio. Non sono solo i titoli azionari ad essere in difficoltà.
Calo del valore dei bitcoin
Gli investitori stanno facendo scendere bruscamente i prezzi di tutti i tipi di investimenti il cui slancio era sembrato quasi impossibile da fermare, come il bitcoin. Il valore della criptovaluta è sceso a 80.000 dollari dagli oltre 106.000 dollari di dicembre. Gli investitori si sono invece riversati sui titoli del Tesoro americano, alla ricerca di prodotti i cui prezzi possono reggere meglio quando l'economia è sotto pressione. Questo ha fatto salire i prezzi dei Treasury, che a loro volta hanno fatto scendere i loro rendimenti. Il rendimento del Treasury decennale è sceso nuovamente al 4,21% dal 4,32% di venerdì scorso. È in calo da gennaio, quando si era avvicinato al 4,80%, a causa delle crescenti preoccupazioni per l'economia.
Le borse europee
Le principali Borse europee hanno chiuso la seduta in deciso calo, dopo aver accentuato i ribassi nel pomeriggio alla luce dell'andamento molto negativo di Wall Street e in particolare del Nasdaq - affossato dai timori di possibile recessione - e con Tesla in discesa libera. La peggiore è stata Francoforte, con uno scivolone dell'1,63%. Giù anche Londra (-0,90%), Parigi (-0,90%), Madrid (-1,31%). A Milano, l'indice Ftse Milano ha segnato -0,98% a 38.215,00 e l'All Share -0,95% a 40.446,84 punti. In piazza Affari le performances peggiori sono state quelle di Buzzi (-6,1%), Mps (-4,5%), Fineco (-4,3%), Azimut (-4,3%). Bene, invece, hanno fatto Diasorin (+4,6%), Campari (+3,3%), Snam (+2,9%), Hera (+2,8%). Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali è risultato poco mosso, posizionandosi in area 113 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,95% e quello dell'omologo tedesco al 2,82%.