Il libraio senzatetto di Firenze multato di 5mila euro, la città si mobilita e Marco si commuove: «Non me l'aspettavo»
Ieri l’assemblea al mercato delle Cure organizzata da “Senza Binario” dopo la sanzione e lo sgombero del banco al sottopasso
FIRENZE. Quello di ieri non era un giorno apertura per il mercato di piazza Le Cure, eppure in centinaia si sono presentati lo stesso. Non per comprare, ma per donare qualcosa, qualcosa che non ha prezzo: la solidarietà. Quella manifestata nei confronti di Marco, il libraio senza fissa dimora che lo scorso febbraio era stato multato di 5mila euro dalla polizia municipale e che era stato sgombrato dallo spazio che occupava nel sottopasso delle Cure. Una vicenda che aveva creato più di una frattura. Quella tra i residenti e i frequentatori del posto, tra chi contestava quella presenza (e che aveva presentato gli esposti che avevano dato il là all’intervento della municipale) e chi, invece, difendeva Marco, che con il suo banco e i suoi libri, costituiva una presenza rassicurante della zona, quasi una vedetta, a fronte di altre forme di degrado e abbandono. Ma la frattura più grande è quella che questa vicenda ha aperto nel mondo della sinistra, tra quella che governa Firenze e quella che invece sta all’opposizione, quest’ultima presente anche ieri pomeriggio a Le Cure con Cecilia Del Re di Firenze Democratica e Dimitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune.
Da quell’11 febbraio a oggi qualcosa è cambiato, appena pochi giorni fa è partito il progetto di inclusione con la messa a disposizione di Marco (come previsto in una delibera di giunta che da tempo aspettava di essere applicata) di uno spazio per i propri libri proprio al mercato delle Cure, liberandolo dalla necessità di occupare il sottopasso.
Marco, intervenuto alla manifestazione di ieri, quasi intimidito ed evidentemente commosso dalla dimostrazione di affetto ricevuta, non ha mancato di disconoscere quanto è stato fatto da lui, da tante persone e da tante istituzioni. Ha ringraziato i presenti («Non mi aspettavo questa grande partecipazione»), il quartiere, l’associazione Arcobaleno che gli ha offerto il sostegno pratico nell’allestimento del nuovo banco di libri, e ha ringraziato anche il Comune. Tutto risolto dunque? Non proprio, perché resta quella sanzione, quei 5mila euro da pagare, che, a seconda dei punti di vista vengono letti o come “un’applicazione della legge uguale per tutti”, o come una “multa alla povertà”.
Una multa contro la quale il libraio ha già spiegato di aver presentato ricorso, sostenuto in questo da un avvocato, Diego Raffaele Venusio, che abitando nella zona, incrociando quasi quotidianamente Marco e i suoi libri, e conoscendone la storia, ha preso a cuore la vicenda, decidendo di assistere il libraio pro bono.
Ma questa storia ha avuto anche un altro risvolto, ed è soprattutto attorno a questo che ieri tra le 200 e le 300 persone (più 300 che 200) hanno deciso di dedicare la domenica non a rilassarsi ma, anzi, a fare l’esatto opposto: riflettere. Vedere la Firenze che è e pensare alla Firenze da desiderare dal punto di vista degli ultimi, come evidenziato dallo storico Tomaso Montanari, tra i primi a difendere Mario e che ha stigmatizzato l’assenza all’iniziativa (organizzata dalla rivista di chi non ha un tetto “Senza Binario”): «Guardare il sottopasso anche con gli occhi di chi c’è stato a dormire vuol dire guardare la nostra città come posto che deve cambiare, deve diventare più accogliente, più umana, più giusta».
E proprio questo è stato l’auspicio espresso dallo stesso Marco, forte della sua esperienza e forte della dimostrazione di solidarietà ricevuta: «Unendoci possiamo fare belle cose e spero che, come successo con i miei libri, si possano portare avanti tanti progetti per i senzatetto».
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