Il Tirreno

Lucca

Indagine dei carabinieri

Mediavalle, offesa e picchiata dal marito anche quando era in gravidanza

di Pietro Barghigiani
Mediavalle, offesa e picchiata dal marito anche quando era in gravidanza

Per l'uomo scatta l'allontanamento dalla casa familiare. Sarà controllato con il braccialetto elettronico

2 MINUTI DI LETTURA





MEDIAVALLE. Un tormento quotidiano con botte e offese che neanche la presenza dei figli minorenni riusciva a placare. Per anni, anche durante la gravidanza della donna, un 49enne marocchino avrebbe picchiato la moglie fino a farla svenire in strada. Spesso l’uomo era ubriaco e nelle contestati aggressioni familiari non erano risparmiati neppure i figli. Accusato di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla presenza di minori e lesioni personali aggravate, l’uomo è stato colpito dalla misura cautelare dell’allontanamento alla casa coniugale, ma anche dal luogo di lavoro della moglie e dalle scuole dei figli. Il controllo avverrà attraverso il braccialetto elettronico. L’indagine è stata seguita dai carabinieri e stamani è in programma per il 49enne (difensore Giulio Parenti) l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Antonia Aracri.

La storia è ambientata in un comune della Media Valle (omettiamo dettagli per non rendere riconoscibile le parti offese, ndr). Spesso l’uomo era ubriaco e in quella condizione alterata era facile che si scagliasse contro la moglie. Sarebbe successo anche durante la gravidanza della donna costretta, come i figli, a vivere in uno stato di privazioni anche materiali. Negli atti di accusa ci sono anche i “divieti” dell’uomo di accendere la caldaia costringendo così i familiari a lavarsi con l’acqua fredda per un periodo indicato nella querela di oltre tre anni. Una vita d’inferno costellata dalle aggressioni con una frequenza quasi quotidiana. Mani alzate con offese personali. Pugni e schiaffi, anche in faccia, e calci a ripetizione. E poi i tentativi di strozzarla. Dopo l’ennesimo pestaggio nell’ottobre 2022, la donna venne trovata svenuta in strada e portata al pronto soccorso. Altro ricovero nel novembre scorso dopo le mani strette di nuovo attorno al collo e i soliti calci. Uscita dall’ospedale con 15 giorni di referto, la moglie sarebbe stata più volte minacciata di tacere sulle violenze subìte. Umiliazioni continue con una sottomissione psicologica e fisica verso la mamma dei suoi figli. Quando a novembre il maggiore si era messo in mezzo per difendere la madre, il papà lo avrebbe sbattuto più volte contro il muro. L’intervento dei carabinieri ha interrotto il calvario domestico.l


 

Primo piano
Lavoro stagionale

Estate 2025 in Toscana tra orari assurdi, contratti fuorilegge e stipendi incerti: tutto quello che non va

di Donatella Francesconi