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Lucca, bambina nata morta in ospedale: cosa è successo durante il parto e le indagini

di Luca Tronchetti
Lucca, bambina nata morta in ospedale: cosa è successo durante il parto e le indagini

Dopo l’autopsia la procura indaga su due ostetriche e un ginecologo

20 novembre 2024
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LUCCA. Da una denuncia giunta dal posto fisso della polizia in questura – in seguito a una bambina nata morta lo scorso 8 novembre al reparto ginecologia e ostetricia dell’ospedale San Luca di Lucca – scaturisce un’indagine della procura della Repubblica con il sostituto procuratore Lucia Rugani che lunedì ( 10 giorni dopo il decesso) affida l’esame autoptico sul corpicino della neonata al medico legale Ilaria Marradi. Un riscontro diagnostico, eseguito ieri mattina (martedì 19) all’obitorio del Campo di Marte, che si è rivelato assai complesso e non è servito a chiarire cosa sia accaduto al momento del parto tanto che l’ufficio requirente dovrà nominare un consulente tecnico – un medico ginecologo – per fugare ogni perplessità su una morte apparentemente senza una spiegazione.

Informazioni di garanzia

Proprio per poter effettuare l’autopsia il pm, come atto dovuto, ha inviato l’informazione di garanzia al personale medico e paramedico presente in sala parto al momento dell’evento luttuoso. Si tratta del ginecologo di turno in servizio all’ospedale San Luca e di due ostetriche. Ma servirà tempo per capire se le tre persone – che ad oggi risultano formalmente indagate – hanno avuto o meno responsabilità.

I fatti

La giovane madre – 36 anni, residente nella Piana, alla prima gravidanza – si era presentata in ospedale giovedì 7 novembre e nella mattinata successiva era stata avviata l’induzione del parto. Il travaglio era stato regolare, con monitoraggio continuo del battito cardiaco fetale, fino a sera, quando l’ostetrica in servizio, non riuscendo più a reperire il battito del feto, aveva avvisato il ginecologo di guardia che in pochi minuti aveva estratto la neonata. Le manovre di rianimazione, messe in atto immediatamente, risultarono vane e alla fine il medico constatò il decesso. L’Asl ha attivato, come da prassi, una verifica del percorso clinico-assistenziale e dall'analisi condotta al termine della quale è stata confermata la corretta applicazione delle procedure per la sicurezza delle cure previste dalle linee guida in ambito ostetrico-ginecologico. 

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