Lucca, muore a 51 anni dipendente di un supermercato: Roberto e il malore fatale
Inutili soccorsi di volontari e addetti che hanno utilizzato il defibrillatore e provato il massaggio cardiaco
LUCCA. Poco prima delle 12,30 stava lavorando nel reparto drogheria del supermercato assieme ai colleghi quando all’improvviso ha accusato un malore e si è accasciato a terra. L’ambulanza è arrivata a tempo di record prima ancora che i dipendenti che lo hanno soccorso potessero usare il defibrillatore in dotazione. Ma nonostante il tempestivo intervento dei volontari che hanno praticato la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco e la folle corsa dell’autolettiga all’ospedale San Luca l’addetto del market è spirato prima ancora che l’ambulanza potesse raggiungere il nosocomio.
Un arresto cardiocircolatorio ha stroncato Roberto Nieri, 51 anni, da nove dipendente della catena di grande distribuzione alimentare Esselunga. Una morte improvvisa e inspiegabile. Perché l’addetto al reparto drogheria non aveva mai accusato problemi di salute nei nove anni in cui lavorava nel supermercato. Anzi, Roberto Nieri era una persona solare e sempre in ottima forma.
Le sue passioni e il lavoro
Andava in palestra, correva ed era appassionato di animali in particolare dei cani. Sempre sereno e sorridente era stato assunto dall’Esselunga, la catena di negozi alimentari fondata nel 1957, andando a lavorare nel supermarket a San Concordio come banconista. Da poco tempo Nieri era stato trasferito all’altro market in via Carlo Del Prete sempre con mansioni più o meno identiche.
L’allarme e i soccorsi
Ed è proprio in quel supermercato che si è consumata la tragedia. Un dramma che ha colpito dipendenti e clientela sotto choc per quanto è accaduto. Inizialmente, alla centrale operativa del 118, era stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso Pegaso nel disperato tentativo di un rapido trasferimento all’ospedale Cisanello di Pisa per cercare di ripristinare le funzioni vitali. Ma la speranza nel giro di pochi attimi ha lasciato spazio alla disperazione per la perdita di un persona che si era fatto ben volere da maestranze, colleghi di lavoro e dai clienti abituali a cui dispensava consigli e suggerimenti quando gli venivano poste domande sulla freschezza e la qualità degli alimenti. Un decesso causato da un infarto che non ha reso necessario l’intervento delle forze di polizia.
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