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Lucca, ecco la nuova fiction Rai. Casting alla ricerca di comparse: vietati i “ritocchi”

di Silvia Barsotti

	Le persone in fila per i provini
Le persone in fila per i provini

Sotto la torre Guinigi decine di persone in fila in attesa di partecipare ai provini

05 ottobre 2024
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LUCCA. Appena sotto la Torre Guinigi, davanti allo Spazio Cred, la strada ieri – 4 ottobre – si è riempita di aspiranti comparse per “Le libere donne” la serie Rai, che sarà girata a Lucca e in provincia di Siena dal 18 novembre. La serie parlerà della vita dello psichiatra Mario Tobino e degli anni da lui trascorsi a curare le pazienti del reparto femminile di Maggiano. Proprio per rispettare l’ambientazione anni '40, la produzione cerca uomini e donne d’una volta, per cui niente tatuaggi, ritocchi chirurgici, piercing o colorazioni strane ai capelli. Volti d’epoca, per l’appunto.

Voci e volti

Ad attirare l’attenzione c’è Alessio, che arriva da Firenze, vestito esattamente come un uomo di altri tempi. A partire dalla coppola intonata all’abito sottostante, fino agli occhiali dalle lenti chiare e minuscole, che emanano già l’aria di un protagonista di un film d’epoca. Senza dare segno di un briciolo di agitazione, Alessio racconta: «Dopo che hai già fatto alcune esperienze in quest’ambito, ti rendi conto che alla fine le persone sono sempre le stesse. È un bellissimo ambiente, contrariamente a quanto si dice del cinema di oggi. Vieni qua per stare in compagnia. Le figurazioni sono come i colori sulla tavolozza di un artista; sarà lui a decidere dove e in che modo usarci».

Anche Claudia Rossi, di Gallicano, ha ormai sperimentato cosa significhi far parte del mondo della recitazione. Dopo essere uscita dal casting, ha fatto una lista di tutte le figurazioni che ha ottenuto negli anni tra film, fiction e teatro. Il suo genere preferito è quello poliziesco, come i gialli con Jessica Fletcher o Hercule Poirot. I suoi attori preferiti: Raul Bova e Lino Guanciale. Chissà se riuscirà a condividere il set con quest'ultimo, che in “Le libere Donne”, interpreterà il ruolo del protagonista, Mario Tobino.

Il monologo

Tra le più giovani in fila ad attendere il casting c’è Jennifer, 21 anni, proveniente da Massa. Con in mano il libro di Mario Tobino, ci rivela di aver preparato un monologo, imparato a memoria, e spera di poterlo recitare. Nonostante molti si aspettassero qualcosa del genere, al casting hanno richiesto solo un breve video di presentazione e alcune foto. Ascoltare i giovani che si interessano al cinema dimostra quanto questo mondo regali sogni e ambizioni. Lo stesso vale per Olivia Giometti, che subito dopo essere uscita dalla stanza dove ha sostenuto il provino, racconta di essere vicina all'inizio di un percorso di recitazione in una scuola di Firenze: «Adoro tutti i generi, ma la mia attrice preferita resta sempre Meryl Streep».

Passioni e tv

Michele Cagliari, venuto da Marzabotto, in provincia di Bologna, racconta di aver già avuto l’occasione di partecipare come comparsa alle riprese del film di Peter Greenaway con Dustin Hoffman, girato proprio a Lucca. «Ero venuto ai provini con mio figlio di 16 anni, speravo lo scegliessero perché ha un volto che buca lo schermo, ma non erano alla ricerca di ragazzi giovani. Così ho deciso di provare io, ed è andata bene. Sono di origine lucchese, quindi la possibilità di incontrare Dustin Hoffman e collaborare a una produzione internazionale nella città dove sono cresciuto è stata un’idea che mi ha decisamente attirato». Michele è un grande amante dei film western e cita Sergio Leone, Bud Spencer e Terence Hill come le sue icone di riferimento nel genere. Questa sua grande passione ha cercato di trasmetterla al figlio, condividendo le emozioni che provava da adolescente mentre guardava quelle pellicole. Sensazioni che lo catapultavano nel Far West, tra montagne e deserti sconfinati, che rappresentavano una realtà senza confini.

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