Lucca, un ristorante per due sorelle: la scommessa di Chiara e Silvia
Nuova vita per uno dei fondi di piazza San Francesco che con una nuova gestione tornerà a essere ristorante
LUCCA. Nuova vita per uno dei fondi di piazza San Francesco che con una nuova gestione tornerà a essere ristorante. A dare il via al civico 33 all’attesa ripartenza, due sorelle con un significativo percorso nel campo della ristorazione: Chiara e Silvia Menozzi. «C’è tanta voglia di investire in questo fondo – rivelano le due giovani ristoratrici rispettivamente 36 e 29 anni –. Crediamo molto in questa zona. Qui sono presenti punti di ritrovo e attività collaudate. Vogliamo creare un’offerta in questa piazza. Anche per questo abbiamo deciso di acquistare questo fondo strategico dai vecchi proprietari».
Le due sorelle Menozzi hanno lavorato in un primo tempo insieme tre anni nel centro storico all’osteria Dal Manzo. «Lì – racconta Chiara – abbiamo vissuto una bellissima esperienza che ci ha fatto entrare anche nella guida Slow Food. Poi Silvia è andata all'estero a lavorare a Barcellona e nella zona di San Sebastian nei Paesi Baschi, lavorando al prestigioso ristorante Mugaritz stella Michelin nel 2000 e nel 2005. Io invece ho fatto delle esperienze importanti dal tacco alla cima dell’Italia. Ho lavorato con Niko Romito alla sua Accademia in Abruzzo. E poi in Friuli». Le due giovani sorelle Menozzi hanno già in mente sogni ambiziosi per il futuro: «La nostra idea è di venire a abitare in prossimità del ristorante nella vicina via del Fosso, altro luogo che anche in connubio a piazza San Francesco può dare una spinta propulsiva importante al centro storico. Dopo aver dato vita a un percorso che nel tempo esperienza su esperienza ci ha portato ad aprire questo locale, vogliamo creare un qualcosa in crescendo di duraturo scommettendo su Lucca, città simile ad una bomboniera e ricca durante quasi tutto l’arco dell’anno di eventi. Ci conforta che a Lucca c’è un bel fermento in atto. C’è un rinnovo generazionale anche in tanti ristoranti della città. Con un po' di coraggio e follia sta nascendo una nuova generazione di ristoratori».
La gestione del nuovo ristorante sarà familiare. «Ci daranno una mano – rivelano Chiara e Silvia – anche i nostri genitori. Papà Stefano di origini emiliane sta facendo ora un corso di sommelier per aiutarci a dare vita a una carta dei vini. Mamma Cinzia, lucchese, sta curando l’arredamento. Noi staremo in cucina in un primo tempo insieme con un cuoco di origini romane. Poi io vorrei curare l’accoglienza. Abbiamo idea di avere nel nostro ristorante il pavimento Tessieri e piatti vecchio stile Tognana con una cucina più tecnologica. E sono previsti 25 coperti. Puntiamo ai prodotti stagionali per i nostri menù di carne, pesce del mar Mediterraneo e vegetali. Tipo salsiccia con purè, tortelli al ragù cucinato nel modo giusto fino alle zuppe lucchesi o ai cappelletti in brodo e lesso emiliani, magari serviti in un vassoio».
L’apertura del nuovo ristorante è prevista intorno a metà novembre. “Dopo Lucca Comics – spiegano Chiara e Silvia –: obiettivo è creare da subito un’immagine del locale che sarà tutta nostra. Lavoreremo prevalentemente la sera e faremo gli aperitivi durante la settimana. Il nome del locale? Sarà una sopresa!».