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L’incendio è sotto controllo, ma Piazzano resta evacuata

Una delle tante immagini degli incendi di questi giorni
Una delle tante immagini degli incendi di questi giorni

Alcuni fumi residui a Fibbialla hanno consigliato massima prudenza

23 luglio 2022
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LUCCA. Un’altra notte fuori casa per gli abitanti di Piazzano. La situazione del grande incendio di Massarosa è, infatti, molto migliorata nella giornata di ieri ma il Comune – dopo una riunione nel pomeriggio – ha deciso “in via precauzionale” come ha spiegato il sindaco Mario Pardini di far rimanere in vigore l’ordinanza di evacuazione. Ci sono ancora, infatti, dei “fumi residui” nei dintorni di Valpromario e – soprattutto – Fibbialla che consigliano di mantenere un alto livello di cautela, anche se Piazzano è in sicurezza e le zone limitrofe interessate dall’incendio sono ora sottoposte a bonifica. Proseguiranno, dunque, i controlli antisciacallaggio e nel pomeriggio di oggi ci sarà una nuova riunione per valutare la revoca dell’ordinanza.

L’incendio non è spento ma – almeno – non progredisce ingurgitando considerevoli quote di patrimonio verde che non erano state ancora intaccate. La caccia ora è alle cosiddette “braci”, dicono i vigili del fuoco: se si alza il vento, in alcuni punti, il fuoco può ripartire. Tant’è che ieri sera Montigiano, Gualdo e, appunto, Piazzano non erano ancora luoghi sicuri. A Valpromaro il fuoco era ancora in fase di spegnimento. Fibbialla era un paese fumante da tenere sotto stretta osservazione. Serviranno giorni prima che l’intera area potrà definirsi bonificata.

La Procura di Lucca ha aperto un fascicolo per incendio boschivo – articolo 423 bis del Codice penale – a carico di ignoti; il pubblico ministero è Alberto Dello Iacono ma l’inchiesta è seguita in prima persona anche dal procuratore capo di Lucca Domenico Manzione. Le indagini sono portate avanti dai carabinieri forestali. Sul campo opera una squadra speciale del comando generale dei carabinieri forestali, il Niab, acronimo di Nucleo Investigativo Antincendi Boschivo, di Roma; si tratta di una squadra interforze specializzata nella ricerca degli inneschi che ha cominciato a scandagliare i terreni da cui il rogo è partito – il poggio di Bozzano, sulla via per Chiatri – e a repertare materiale. L’obiettivo è: trovare ciò che può essere servito a fare da innesco. Una lattina. Una bottiglia di plastica. Un mozzicone di sigaretta. Qualora si trovasse, poi, occorrerà capire se quell’oggetto era lì per colpa o per dolo. «La squadra speciale sta cercando il punto preciso di innesco – spiega il procuratore capo di Lucca Manzione – Resterà sul territorio il tempo necessario per fare tutte le verifiche». Al momento non sarebbe stato trovato alcun oggetto inequivocabilmente riconducibile allo “spunto”.

Intanto l’appello rivolto ai cittadini dai carabinieri forestali – “Se qualcuno ha visto qualcosa, parli” – non è caduto nel vuoto. «Le persone si stanno facendo indiscutibilmente avanti – spiega il procuratore capo Manzione – Ci sono varie segnalazioni per cui però servono elementi oggettivi di riscontro. Senza dati oggettivi, non si può imputare a nessuno la responsabilità dell’incendio».

Sotto controllo anche la situazione a Castiglioncello, che era rimasta coinvolta nell’incendio scoppiato nella frazione vecchianese di Filettole.

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