Gran colpo della PL, in 8 è più bello: Leonzio è il top scorer
Con la rosa ancora ridotta, Campanella vince a San Severo in un finale thrilling
SAN SEVERO. La classe operaia va in Paradiso. Con capitan Campori e Del Testa, decisivi nel finale, prima dell’ennesima firma d’autore di Ennio Leonzio. Sull’80-80 a 3’ dalla fine, San Severo pareva avere l’inerzia dalla sua. E invece ecco la penetrazione mancina del capitano e sull’attacco successivo il rimbalzo offensivo in mezzo a due avversari di Del Testa. Fallo, due liberi: e +4. Bugatti segna da sotto il -2 (82-84), ma sbaglia il libero aggiuntivo.
Ci pensa Leonzio con una “zingarata” a fare di nuovo +4 (82-86). Ancora Bugatti, stavolta dai liberi per il nuovo -2 (84-86). L’ultima rimessa in attacco, a 8” dalla fine, la PL la consegna direttamente a San Severo, che si getta in attacco e spera nella preghiera da tre del solito Bugatti: ferro. La festa piellina può partire. In campo e sugli spalti, dove undici eroi hanno attraversato l’Italia per tenere alto, altissimo il biancoblù. Quarta vittoria in fila e un avviso a tutto il campionato: la PL c’è e non molla di un centimetro.
Arco infuocato
Guardando i numeri, è facile intuire da dove arrivi la vittoria della Toscana Legno. Eccellente la percentuale del 57% da tre punti, con 12 canestri su 21 tentativi. Ne mettono almeno una tutti gli esterni: 2/5 Del Testa, 3/3 Venucci, 3/5 Leonzio, 2/4 Hazners e 1/3 Campori, oltre a quella di Klyuchnyk. Frutto di una buonissima circolazione offensiva, con la formazione di Campanella abile a sfruttare i mismatch con i lunghi, attaccarli e, quando c’erano gli spazi, far uscire di nuovo la palla fuori sul perimetro dove i tiratori sono stati letteralmente mortiferi.
Fattore K
Inutile e impossibile girarci intorno. Dimitri Klyuchnyk ha cambiato faccia a questa squadra. Non è un caso che con lui la Toscana Legno sia imbattuta e dal suo arrivo la formazione biancoblù abbia una dimensione interna che prima mancava. In una giornata in cui Vedovato è stato produttivo in attacco (6 punti in 9’), ma tartassato dagli arbitri che lo escludono dalla gara a inizio terzo quarto (quinto fallo), il lungo ucraino è stato decisivo. Il tabellino alla fine dice: 16 punti con 5/7 dal campo, 6 falli subiti e 6 rimbalzi in 30’. Anche lui inizialmente è stato messo in difficoltà dai falli (due subito in avvio), ma già dai primi possessi in attacco aveva dimostrato di poter fare il vuoto. Così doveva essere e così è stato.
Troppe perse
Nel finale, come sempre, è stato decisivo Leonzio. Ben 9 punti nell’ultimo quarto, di cui i due decisivi, in una prestazione in cui il numero 10, nonostante i 17 finali, è stato un po’ più confusionario rispetto al killer spietato delle ultime tre gare.
In generale, sul pressing forte che San Severo impostava sui portatori di palla livornesi, si è vista l’assenza di un play puro come Bonacini. Alla fine, infatti sono state ben 18 le palle perse dai biancoblù. Troppe per una squadra che vuole aspirare a certi livelli. Ma il “comandante” sta meglio e il riposo lo sta aiutando a mettersi alle spalle il problema al piede. In più in settimana è atteso l’arrivo del 2005 Simone Sinagra da Chieti. Due “innesti” che Campanella potrà, con ogni probabilità, utilizzare a Roma contro la Virtus. Sabato nella capitale sarà big match. C’è da attendersi l’esodo biancoblù. Quello di un popolo che adesso vuole sognare con i suoi ragazzi. E regalarsi un'altra notte magica.