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Calcio: Serie D

Livorno, in tre "tirano la carretta": ecco chi sono i pilastri amaranto sopravvissuti alla rivoluzione

di Alessandro Lazzerini
Da sinistra: Bellini, Rossetti e Brenna
Da sinistra: Bellini, Rossetti e Brenna

In una squadra rivoluzionata, sono stati scelti da Indiani come punti fermi

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LIVORNO. Rivoluzione sì, ma non totale. In estate tanti addetti ai lavori intervenuti sul nostro giornale avevano indicato una via comune per costruire un grande Livorno: cambiare tanto, ma non tutto. Mantenere quel trait d’union per dare comunque una continuità al progetto e soprattutto valorizzare quel poco di buono che si era visto lo scorso anno. E da lì è ripartito Indiani, costruendo poi intorno una squadra al top. In ogni reparto, però, c’è un pilastro rimasto in piedi dopo la tempesta dello scorso anno e ora più solido che mai.

I tre superstiti

Nei confermati ci sono anche Fancelli, Frati e Luci che, quando chiamati in causa, hanno risposto sempre presenti. Detto questo, però, i simboli della continuità sono altri tre, uno per reparto. In primis Simone Rossetti. In estate a un certo punto sembrava sul carro dei partenti insieme a Giordani e invece allenamento dopo allenamento è riuscito a convincere Indiani. I numeri danno ragione a lui e al mago di Certaldo. Otto reti messe a segno in campionato, tanto lavoro sporco per il resto della squadra e caratteristiche che lo rendono indispensabile per il gioco del Livorno. Lo scorso anno un infortunio gli negò la parte decisiva della stagione, quest’anno si sta dimostrando uno dei top di questa squadra. Certezza era un anno fa e ancora di più lo è adesso. Stiamo parlando ovviamente del “motorino” Filippo Bellini. Il super gol contro il Gavorrano è l’ennesima ciliegina su una stagione fin qui sontuosa. Anche lui in estate ha avuto qualche problemino per il rinnovo, ma il Livorno lo ha sempre ritenuto fondamentale e nonostante gli acquisti in quella zona di campo è rimasto elemento imprescindibile. In caso di promozione (ognuno faccia gli scongiuri del caso) è uno di quelli che può tentare anche il grande salto. Terzo ed ultimo, ma non per importanza, capitan Duccio Brenna. In pieno autunno aveva avuto qualche sbandata con il resto del reparto, ma soprattutto nelle ultime giornate ha trovato una continuità di rendimento da sottolineare. Per lui 17 presenze in campionato e un ruolo da leader confermato anche dalla fascia che indossa ogni volta che non c’è Andrea Luci.

I due “bimbi”

Ai nomi suddetti vanno aggiunti i due ragazzi saliti in pianta stabile dalla formazione juniores. Uno è Jacopo Marinari, un gioiellino che il Livorno si è ritrovato in casa e che Indiani sta valorizzando al massimo. A dicembre i tifosi lo hanno votato come “giocatore del mese” e ogni partita che passa si conferma sempre più in crescita. Quando è stato chiamato in causa, soprattutto nella prima parte di stagione, Filippo Tani ha sempre difeso i pali amaranto nel migliore dei modi. Anche per lui una prima esperienza tra i grandi che potrà formarlo molto in vista del futuro. Due ragazzi che rappresentano un valore importante anche per la società e per il suo futuro.

Le ultime

Archiviata la splendida vittoria contro il FolGav, in casa Livorno il mirino è adesso puntato sull’ostica trasferta di Città di Castello contro i bianconeri del Trestina, domenica 12 gennaio. Dopo che Malva è rientrato dall’infortunio muscolare, in questa settimana Indiani dovrebbe ritrovare anche Currarino.
Così facendo, oltre a Capparella, resterebbe indisponibile solo Calvosa, le cui condizioni sono ancora da valutare. Attenzione, infine, alla diffida di Bellini che in avvicinamento al big match di Grosseto è aspetto da tenere sotto controllo. l


 

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