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Il Livorno ora cerca lo strappo: a San Donato esame di maturità

di Alessandro Lazzerini
I giocatori amaranto festeggiano la vittoria contro il Grosseto di domenica scorsa (foto Franco Silvi)
I giocatori amaranto festeggiano la vittoria contro il Grosseto di domenica scorsa (foto Franco Silvi)

Sperando in un passo falso del Siena vincere vorrebbe dire allungare in classifica. Contro il Tavarnelle doppia punta e spazio con ogni probabilità a Rossetti-Dionisi

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LIVORNO. Vietato fermarsi. Dopo dieci punti nelle prime quattro partite di campionato, il Livorno vuole proseguire spedito il proprio cammino e anche a Tavarnelle Val di Pesa, contro il San Donato di Vitaliano Bonuccelli, servirà una prestazione di spessore per mantenere la vetta e provare, magari, a cercare anche il primo allungo in caso di passo falso del Siena, che gioca in casa contro il Seravezza Pozzi. Partita insidiosa per gli amaranto, ma una sfida che i ragazzi di Indiani possono certamente portare a casa, davanti ad almeno 200 livornesi (questi, finora, i biglietti venduti ai tifosi in arrivo). Per puntare sempre più in alto e dare un altro segnale a tutto il campionato.

Doppia punta

Il secondo tempo giocato contro il Grosseto (la miglior frazione del Livorno negli ultimi almeno sei-sette anni di storia) ha consegnato una lettura tattica piuttosto netta. Là davanti c’è bisogno di un centravanti di stazza. E questa necessità può solo che essere sottolineata se si va a giocare in un campo non perfetto come quello del San Donato, dove spesso e volentieri la partita si fa maschia e c’è bisogno di un punto di riferimento per far salire la squadra. In rosa il Livorno ha un giocatore con queste precise caratteristiche e si chiama Simone Rossetti. L’ex Novara è reduce da tre gol (decisivi) in due partite e con ogni probabilità sarà al centro dell’attacco del Livorno anche domani. Al suo fianco potrebbe esserci Federico Dionisi per una formazione con tanto peso offensivo e una coppia che può veramente fare la differenza. Da capire se Indiani sceglierà di inserire anche Federico Russo e Riccardo Capparella sugli esterni, per una squadra veramente votata all’attacco (il modulo sarebbe un 4-2-4), oppure se possa optare magari per una soluzione leggermente meno sbilanciata con una mezz’ala in più. In ogni caso davanti si va verso la soluzione della doppia punta.

Tutti a disposizione

Ceduti i giovani Mattia Turini e Thomas Renda, Paolo Indiani può comunque contare su un’ampia flotta di giocatori a disposizione. Ai box c’è solo l’esterno Moussa Seck Ndoye (fermo ancora per un po’) e il centrocampista Luca Bonassi, che è vicino al rientro in gruppo, in una zona di campo, la mediana, dove comunque c’è per fortuna abbondanza di scelte. Il Livorno intanto ha recuperato il terzino 2004 Alberto Arcuri, che è pronto a prendersi la corsia sinistra anche dal primo minuto e, con gran parte della rosa a disposizione, potrà far valere ancora una volta la potenza dei propri cambi in corsa. Dalla panchina saranno pronti giocatori come Andrea Luci, Michele Currarino, Matteo Frati, Alessandro Malva, con l’obiettivo di sparigliare le carte nella ripresa. Poter contare su tutti i propri uomini, visto l’andazzo di questo avvio con i cambi spesso decisivi per le sorti della squadra, è una delle notizie migliori per il tecnico amaranto. Che quindi è pronto ad approfittarne.

Sogno fuga

Il Livorno vuole subito allungare e far capire ai diretti avversari che questa volta fa veramente sul serio. Al momento Luci e compagni sono in testa al girone E a quota dieci punti, insieme al Siena di Lamberto Magrini. I bianconeri, fin qui con la porta inviolata, giocano in casa contro i versiliesi del Seravezza Pozzi, terzi in classifica e a otto punti, e squadra sempre difficile da affrontare. L’obiettivo del Livorno devono essere i tre punti. Sperando che dal Franchi arrivino buone notizie e domenica sera si possa dormire da soli in vetta.


 

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