Il Tirreno

Livorno

Vita di comunità

Riciclano, creano e donano a chi soffre: a Livorno nasce il gruppo Le Bimbe RiUsano: «Ecco la nostra missione»

di Francesca Suggi
Riciclano, creano e donano a chi soffre: a Livorno nasce il gruppo Le Bimbe RiUsano: «Ecco la nostra missione»<br type="_moz" />

Dai 30 agli 84 anni le volontarie che sconfiggono la noia e si rendono utili: "Siamo partite in 4, adesso siamo oltre 200"

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LIVORNO «Abbiamo creato il gruppo Le Bimbe RiUsano lo scorso ottobre: tutto è iniziato con l’obiettivo di mantenere attive la mia mamma e le sue amiche 70enni. Farle uscire, stimolarle a fare qualcosa dove potessero usare le loro abilità a cucire, ricamare, tagliare. E poi abbiamo deciso di farlo in aiuto a chi ha bisogno». Lo racconta con orgoglio Federica Pracchia, infermiera 47enne dell’Ospedale di Livorno: partono in 4 e a distanza di neppure 12 mesi sono un gruppone di 250 donne volontarie dai 30 agli 84 anni.

Creano. Donano. Fanno comunità e macinano solidarietà a suon di ago, filo, macchina da cucire, l’arte dell’uncinetto, dell’origami, del tagli e cuci. Doti manuali che non vogliono cedere a poltrone e divani. Ma che si rimettono in gioco con la spinta di fare del bene. E prima di ogni incontro si fa merenda. Tutte cose fatte a mano. «Ci ritroviamo una volta a settimana, all’inizio a casa mia a San Marco. Poi il gruppo è cresciuto e dobbiamo dividerci», continua Pracchia che lavora nel settore dell’Educazione e promozione della Salute. «A Livorno siamo tutti bimbe e bimbi e RiUsano significa far rivivere, riciclare, e riportare alla vita qualcosa di esistente». Il gruppo attraverso i social chiede alla città materiali. E Livorno risponde. «È una città dal cuore grande: ci hanno regalato stoffe, lana, bigiotteria, di tutto per creare». E noi ci mettiamo la manodopera.

«Creiamo a sostegno di progetti - spiega - Attraverso l'arte e la bellezza sosteniamo, supportiamo associazioni, sposiamo cause e lottiamo con loro, salvaguardiamo l'ambiente e doniamo una seconda vita alle cose».

A dicembre il gruppo ha donato 2 00 borsine porta drenaggio al reparto Breast unit di Livorno a sostegno di tutte le donne operate al seno. «Ad anno nuovo dopo aver conosciuto la presidente dell'associazione Volare senza Ali abbiamo fatto una donazione mirata: produrre borse, pochette e sciarpe con solo materiali di recupero». Prossimo passo? «Il 9 maggio doneremo 20 tra pochette e bavini alla neonatologia del primario Danieli: un pensiero per la festa della mamma». Loro sono Federica Pracchia, Patrizia Toninelli, Maila Manzi, Alessandra Fini, Giada Santini, Laura Giovannoni , Cristina Pirollo, Rossella Soldaini, Donatella Bini,Stefania Baldacci, Antonella Ferri, Michela Montagnani , Cristina Di Bartolomeo, Monica Coli, Alice Beccai, Maria Lavinia Carabus, Rosella Demi, Pina Ferrante , Patrizia Franco, Barbara Volpi, Tiziana Freschi e Maria Carmela Contestabile. «Siamo le volontarie più attive ma tante sono le sostenitrici», chiude Pracchia.
 

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