Livorno e i suoi tanti atelier d’artista: «Via alla mappatura, rione per rione»
La Fondazione Trossi Uberti e l'iniziativa unica in Italia. Creativi, ecco come partecipare
LIVORNO. Luoghi di lavoro. Di ricerca. Di creazione. Di dialogo. Gli atelier cittadini degli artisti di oggi diventano percorso. Sociologico. Antropologico. E anche turistico-culturale. Rione per rione. È questa la prima tappa del progetto, unico in Italia “ ArtiStudios. Mappatura degli studi d’artista a Livorno”.
«Oggi gli studi d’artista sono contenitori di vita, di ricerca, di performance, di esposizione, dove si impara, si parla, si discute. Dove si fa anche commercio: conservare questa memoria costruisce una psicogeografia anche all’interno dei singoli quartieri e poi c’è tutta la ricerca artistica per cui ho coinvolto anche l’università». A srotolare l’anima di questo progetto è Veronica Carpita, direttrice della Fondazione Trossi Uberti che ha ideato e curato come Fondazione l’iniziativa che nasce con la donazione di un reportage fotografico di numerosi studi di artisti livornesi del Gruppo Labronico da parte del fotografo Serafino Fasulo. E sarà Fasulo a curare la documentazione fotografica di ArtiStudios. Una donazione, la sua, che accende l’idea di realizzare una mappatura degli atelier di artisti presenti e in un secondo momento passati.
L’appello
La mappatura ArtiStudios prevede in questa prima fase la documentazione degli atelier (luoghi di lavoro, ricerca e produzione) di artisti viventi: fotografie, multimedia e testi saranno raccolti e pubblicati in una piattaforma dedicata, accessibile e implementabile nel tempo grazie alla comunità artistica della città. «Se sei un artista, un’artista, o un collettivo con uno studio situato nel Comune dove svolgi la tua attività di pittura, scultura, ceramica artistica, installazioni, incisione, arti grafiche (non tecniche digitali), manda una mail a artistudios@hotmail.com », si legge sul sito della Fondazione Trossi Uberti dove sono specificati i parametri per partecipare. La raccolta del materiale per questa prima fase andrà avanti fino a fine anno. La seconda fase estenderà la mappatura agli studi di artisti del passato, coinvolgendo archivi familiari privati, archivi pubblici, collezionisti, fotografi e amatori in possesso di materiale documentari. «Il progetto costituirà inoltre il punto di partenza per una riflessione scientifica sul fenomeno diffuso degli studi d’artista a Livorno e per una promozione e valorizzazione di un patrimonio di luoghi e pratiche in continuo mutamento», aggiunge Carpita.
La borsa di studio
Alla documentazione degli atelier di artisti viventi collaboreranno Fasulo e altri fotografi da lui diretti. Per la ricerca del materiale è in fase di attivazione una borsa di studio in collaborazione con l’Università degli Studi di Pisa, dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, con la supervisione del prof Mattia Patti.
Livorno città di artisti
Altri partner del progetto ArtiStudios sono il Comune , il Gruppo Labronico, la coopBrikke Brakke che gestisce dal 1999 Abc, l’atelier di attività espressive Blu Cammelli, il centro residenziale Franco Basaglia, e Carico Massimo che metterà a disposizione il materiale documentario relativo agli studi e residenze artistiche internazionali che ha accolto nella sua decennale attività. «A Livorno il numero degli artisti è vertiginoso: dove c’è bellezza il Comune di Livorno c’è», chiude l’assessora alla Cultura Angela Rafanelli.l