Il Cecioni di Livorno come i campus Usa: il liceo diventa un brand «The Cecio è un’identità condivisa»
Felpe, tazze e shopper in tela: ecco il progetto degli studenti livornesi
LIVORNO. Il Cecioni diventa un brand. Come succede nei campus statunitensi, anche il liceo più popoloso della nostra città avrà dei gadget personalizzati. Felpe, tazze e shopper in tela gli oggetti protagonisti di “The Cecio”, l’idea promossa dallo studente Joseph Zucchelli, della 5ªB scienze applicate. Il Cecioni come “state of mind”, come si legge su una delle nuove felpe. «Abbiamo voluto creare il merchandising con lo scopo di lasciare il segno a scuola, per testimoniare la nostra presenza nel liceo. La scintilla che ha fatto partire tutto è stato il voler rappresentare qualcosa del Cecioni», introduce il progetto Zucchelli. Insieme a lui, hanno realizzato “The Cecio” i suoi compagni di classe Andrea Minicucci e Alessio Fabozzi, Margherita Feroce della 5ªA artistico, Edoardo Sgherri e Daniel Campani della 5ªC liceo artistico, e Francesco Filippelli della 4ªD linguistico. Oltre che l’appoggio del dirigente scolastico Rino Bucci e dei rappresentanti d’istituto, i progettisti sono stati coadiuvati dall’amministrativa Antonella Puca. E se il brand è stato creato da questi studenti, è stata tutta la comunità scolastica a impostare la direzione del progetto. «Abbiamo iniziato realizzando dei bozzetti e per coinvolgere i nostri compagni abbiamo creato dei moduli di Google, dove abbiamo chiesto agli studenti quali colori secondo loro rappresentassero la scuola», illustra Feroce. Anche il lato pubblicitario è stato curato con uno shooting fotografico, che li ha visti protagonisti. «Ci siamo ispirati al Manifesto dell’architettura futurista, che dice che ogni generazione deve fare la sua parte. Noi abbiamo fatto questo progetto – prosegue Sgherri-. I soldi dei gadget non vanno a finire a noi: speriamo il prossimo anno, con questo progetto, si possa finanziare qualche attività scolastica. La nostra idea è stata creare un’identità condivisa, per legare le diverse generazioni passate da questa scuola».
«Da dirigente ho lanciato la sfida ai ragazzi, che l’hanno raccolta e che hanno fatto tutto da soli – conclude il dirigente Rino Bucci – . Ho lasciato le chiavi del progetto in mano a loro fin da subito. A noi è rimasta in capo solo la competenza amministrativa e i ragazzi sono stati bravissimi». I gadget possono essere acquistati su www.gibischool.it, nella sezione “Shop”. l