Il Tirreno

Livorno

L'arte come cura

Livorno e i suoi nonni fragili che diventano “A tratti” artisti: l’opera corale

di Francesca Suggi
Livorno e i suoi nonni fragili che diventano “A tratti” artisti: l’opera corale

La mostra che fa inclusione con colori e disegni realizzati dagli ospiti del centro diurno Alzheimer Svs “Al porto”

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LIVORNO. Il potere dell’arte come cura. L’esplorazione del segno come briciole di memoria che si dissolve. “A tratti”. Dal titolo della mostra alla realtà, quella fatta di ritratti e autoritratti, colori e disegni realizzati dagli ospiti del centro diurno Alzheimer Svs “Al porto”. E c’è il tocco di Oblo Creature, l’artista livornese che da anni lavora con realtà fragili, ricercando la spontaneità nel segno, intesa come espressione della mente. «La mostra “A tratti” è il risultato del laboratorio creativo che ha coinvolto gli ospiti del centro, sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, a cura di Oblo Creature», dicono gli organizzatori.

L’inaugurazione è prevista sabato 15 marzo alle 16, all’interno degli spazi del Cento diurno per malati di Alzheimer, che per l’occasione sarà aperto al pubblico e visitabile nelle giornate di apertura della mostra e quindi sabato e domenica 16 marzo dalle 16 alle 19,30 al Palazzo dei Portuali, in piazza Italo Piccini 4.

Ogni foglio affrontato è un tentativo di dare forma a un frammento, di far sentire a proprio agio l'artista-paziente nell'espressione del sé.

«A tratti incerti, queste opere sono documenti preziosi, tracce tangibili di presenza che rivelano un linguaggio autentico, che l'Alzheimer può cambiare, ma non cancellare - afferma l’artista, al secolo Giulia Bernini - “A tratti” è una opera corale, un racconto collettivo sul valore dell'arte come strumento di inclusione; un'opportunità oltre le barriere della malattia, per raccontare un mondo che nonostante le difficoltà cognitive, conserva ricchezza espressiva, anelito di ogni “vero” artista».

Nel corso delle attività, i pazienti del centro hanno avuto l’opportunità di esplorare il tema del ritratto attraverso diverse tecniche. Forme Aperte: i partecipanti hanno sperimentato attraverso l'uso di forme aperte, un approccio grafico che ha stimolato la creatività e l'espressione individuale, consentendo di focalizzare il disegno delle varie parti del volto, naso occhi bocca orecchi. Razza Umana: per omaggiare il celebre fotografo Oliviero Toscani i partecipanti hanno realizzato ritratti disegnati a partire dalle fotografie del suo progetto Razza Umana. E ancora autoritratti digitali, esplorando nuove forme di espressione sperimentando la tecnologia. E pure collage Ispirandosi alle opere dell'artista Enrico Baj.
 

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