Livorno, precipita e muore a 39 anni. Le indagini: c’era un uomo in casa con lei
Giada Norfini è volata giù dal quarto piano di un palazzo popolare alle Sorgenti. Ore di rilievi da parte dei carabinieri e indagini in corso per ricostruire l’accaduto
LIVORNO. L’hanno trovata a terra, immobile, nel cortile interno della palazzina popolare all’incrocio tra via Bastogi e via Pigli. E in men che non si dica l’intero isolato è stato blindato dai carabinieri. Con pattuglie su entrambe le vie e una gazzella a sbarrare l’ingresso alla corte posteriore. «È Giada. È lei. L’ha trovata lì una donna che andava a buttare via la spazzatura, È volata giù da lassù. Dall’ultimo piano». Giada Norfini è morta lì, sul colpo, sull’asfalto delle Sorgenti.
Non era sola in casa
I carabinieri hanno svolto immediatamente meticolosi rilievi sul posto, dentro e fuori l’appartamento. Hanno sentito i vicini di casa, i conoscenti. E, dato che la donna non era sola quando è precipitata, anche la persona che era con lei in casa: un uomo, a quanto sembra. La prima ipotesi degli investigatori è che possa essersi trattato di un gesto volontario ma le indagini sono in corso e i carabinieri stanno ancora lavorando per mettere insieme gli elementi in loro possesso.
La scoperta
È successo tutto ieri pomeriggio, venerdì 7 febbraio. Siamo nel quartiere Sorgenti. All’incrocio tra via Bastogi e via Pigli c’è una schiera di palazzine popolari i cui ingressi affacciano sul lato di via Bastogi. Dalla parte di via Pigli, invece, ci sono i cortili interni. Ed è qui che una donna, mentre stava andando a gettare i sacchi dei rifiuti, ha visto un corpo a terra. Poi si sono aggiunte altre persone ed ecco l’allarme al 112. Ricevuta la segnalazione, la centrale operativa del 118 ha inviato in zona un’ambulanza della Croce Rossa del comitato di Livorno e l’automedica. Il dottore, arrivato sul posto, non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Le indagini
Giada Norfini era morta sul colpo. Sono quindi state avvisate le forze dell’ordine e in via Bastogi sono arrivate varie pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Livorno, con militari del nucleo investigativo del comando provinciale e i colleghi del nucleo operativo e radiomobile. I militari hanno immediatamente chiuso l’ingresso al cortile interno e, nel frattempo, hanno parlato con i residenti della zona per capire se qualcuno avesse visto o sentito qualcosa.
I testimoni
L’appartamento da cui è volata Norfini si trova al quarto e ultimo piano della palazzina e al momento del fatto lei non era sola. A quanto sembra si trovava insieme a un uomo ma ciò che è successo esattamente in quella casa è ancora da capire. Fatto sta che intorno alle 17 Norfini è volata giù. «Non abbiamo sentito grida, né confusione – dicono alcuni vicini di casa – sappiamo solo che è finita nel cortile». E se tra chi la conosceva c’è chi non esclude il gesto volontario c’è anche chi ritiene che non avrebbe mai fatto una cosa del genere.
Sulla dinamica dei fatti, del resto, ci sono ancora indagini in corso. Ieri, sul posto, ci sono stati i primi esami sulla salma effettuati dal medico legale e, affinché i carabinieri – che hanno avvisato il sostituto procuratore di turno Alessandra Fera – potessero effettuare i rilievi necessari, in serata un mezzo dei vigili del fuoco è intervenuto a illuminare il cortile interno ed è stata temporaneamente chiusa la strada. Poi, con il trasporto della salma all’obitorio da parte di un mezzo del servizio di onoranze funebri della Svs di Livorno, la via è stata riaperta al transito. Il tutto tra gli sguardi attoniti dei presenti. C’è chi getta gli occhi lassù, oltre quel balcone senza veranda al quarto piano della palazzina, incredulo. E chi, parlando col vicino di casa, prova ad andare indietro con la mente. «Sì, qualche volta si è sentito litigare. Ma oggi no, niente. Non saprei cosa possa essere successo». Poi cala la notte, mentre Giada viene portata via. Gli interrogativi, invece, rimangono.