Livorno, il marito non vuole fare sesso e lei chiama la polizia
La donna infuriata con il convivente tornato a casa dopo un mese nel suo Paese d'origine ha iniziato a gridare accusandolo di avere un'amante
LIVORNO. Ha chiamato la polizia perché il marito, stanco dopo essere tornato da un viaggio in Nigeria, dopo un mese che non la vedeva non voleva fare sesso con lei. Non potevano credere alle loro orecchie gli agenti della Squadra volante della questura che, nei giorni scorsi, sono dovuti intervenire in un appartamento della zona di via Garibaldi dopo la chiamata al 112 della donna, nigeriana così come il coniuge, che lamentava della stanchezza del compagno che non voleva avere il rapporto intimo con lei.
Qualcosa di insolito, a giudizio della convivente, visto che non si vedevano da un mese, cioè da quando l’uomo era partito per tornare a casa e trascorrere lì qualche tempo. Il marito si sarebbe giustificato dicendo di essere stanco dopo il viaggio di ritorno in aereo dal Paese africano e la moglie ha quindi iniziato a gridargli contro, con le urla udibili dall’intero condominio, ipotizzando un tradimento in patria. E quando il marito ha minacciato di andarsene via di casa la donna ha chiamato il 112, facendo intervenire i poliziotti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, diretti dal vicequestore Giuseppe Lodeserto.
«Abbiamo sentito urla molto forti – spiegano alcuni vicini di casa – e ci siamo spaventati, poi sono arrivate le volanti». Gli agenti, naturalmente, hanno potuto far ben poco: dopo essere stati accolti nell’appartamento non hanno rivelato di fatto alcun problema a partire il fastidio della signora, poi se ne sono andati senza compiere alcun atto.